pasquale aliberti

La Cassazione ha rigettato il ricorso di Pasquale Aliberti, ex sindaco di Scafati, e ne ha dunque sancito l’arresto in accoglimento della tesi della Procura Antimafia di Salerno. Il medico che è stato a lungo primo cittadino scafatese è l’indagato eccellente dell’inchiesta “Sarastra”, che ha portato alla luce un presunto patto politico-mafioso nella città dell’Agro. Proprio a seguito dell’attività investigativa coordinata dal pm Vincenzo Montemurro, infatti, il Comune di Scafati è stato sciolto per infiltrazioni della camorra, decisione del Consiglio dei Ministri dopo l’attività della magistratura e l’esame degli atti da parte di Prefettura e Viminale.

Aliberti, coinvolto nell’indagine assieme alla moglie e consigliera regionale Monica Paolino, secondo l’accusa avrebbe stretto un “accordo” con la criminalità locale che l’Antimafia ha ricostruito in diverse tappe di un’inchiesta lunga e complessa, che incrocia scadenze elettorali e sospetti sull’attività amministrativa degli ultimi anni a Palazzo Mayer. Proprio sulle basi delle risultanze investigative, era stato chiesto l’arresto dell’ex sindaco, tesi inizialmente respinta dal giudice. Poi, dopo un “rimbalzo” tra Tribunale del Riesame e Cassazione, oggi è arrivato il verdetto della Suprema Corte: per gli “ermellini” deve scattare la misura cautelare per Aliberti.

Notizie Simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *