Un pezzo di storia di Salerno che se ne va. Un grandissimo campione, il più forte che il nuoto salernitano abbia avuto. Ladislao Palumbo si è spento a 66 anni. Icona delle piscine salernitane, un fenomeno sin da giovanissimo, tanto che i suoi record messi a segno nei campionati giovanili spinsero in tanti a definirlo l’erede di Fritz: poco più che ragazzino, infatti, si laureò campione europeo con tempi strabilianti che ne lasciavano intravedere una carriera splendente. Dolore e lacrime in città, ma anche a livello nazionale. Ha diffuso una nota ufficiale di cordoglio anche la Fin. «La Federnuoto si unisce al dolore di familiari, amici e della Delfino Salerno per la prematura scomparsa di Ladislao Palumbo, 66 anni, delfinista campione italiano con brevi trascorsi da pallanotista e tecnico appassionato. Il presidente Paolo Barelli, i presidenti onorari Lorenzo Ravina e Salvatore Montella, i vice presidenti Andrea Pieri, Francesco Postiglione e Teresa Frassinetti, il segretario generale Antonello Panza, il consiglio e gli uffici federali, il presidente provinciale della FIN Salerno Luca Malinconico esprimono le più sentite condoglianze».
