di STEFANO MASUCCI
Dieci gol subiti in cinque partite. Se non è una difesa da horror poco ci manca. La Salernitana di Stefano Colantuono viaggia a due reti di media incassate, decisamente troppe. Se le sconfitte rotonde con Foggia e Palermo avevano fatto suonare un campanello d’allarme prima della sosta, le cose non sembrano essere iniziate meglio nel nuovo anno per la formazione guidata dal tecnico laziale, perforata sia contro il Venezia che con la Ternana con troppa facilità. Delle cinque gare della breve gestione Colantuono, la Salernitana non ha subito gol solo contro la Virtus Entella, quando Adamonis ha dovuto comunque fare gli straordinari parando pure un calcio di rigore. Anche ieri Vitale e compagni hanno commesso ingenuità troppo pesanti per ambire a qualcosa in più di una salvezza, e l’arrivo di Casasola difficilmente metterà a posto le cose.
Fuori dagli equivoci, la fase difensiva della Salernitana è ormai problema atavico, già dalla gestione Bollini, che a onor del vero, ha dovuto affrontare una crisi di uomini nel reparto arretrato senza precedenti. Va da sé che diversi calciatori adattati abbiano dato il massimo, mostrando però alcuni limiti palesi. Con 36 reti al passivo (la differenza reti ora segna saldo negativo), la Salernitana è una delle squadre più perforate dell’intera serie B. Solo in cinque hanno fatto peggio, e sono tutte formazioni (Pescara di Zeman escluso) di bassa classifica. Anche ieri le disattenzioni sono costate carissime, con Vitale che a causa delle assenze di Mantovani e Bernardini, ha agito ancora una volta da centrale, sbagliando totalmente la marcatura su Montalto. Le continue rotazioni nell’undici base non aiutano di certo, ma anche la retroguardia sembra troppo esposta in alcuni momenti del match. Basti pensare alla rete del 2-2 di ieri sera, quando al momento del cross di Tremolada in area di rigore si è verificata una situazione di tre contro tre. Peccato mortale, considerata l’importanza della posta in palio e il momento del match, che si avviava verso la conclusione. Dovrà provare a invertire quanto prima questa tendenza Stefano Colantuono, perché con due reti in media concesse agli avversari difficilmente si vincono le partite.