di SABATO ROMEO

Una prodezza di Gaston Brugman decide Pescara-Salernitana 1-0 e firma la crisi granata. Perché all’Adriatico, nella sfida verità per la squadra granata, arriva un k.o. pesante non nella forma ma nella sostanza. Un’autentica sfida della paura decisa dalla prodezza di Brugman, abile nel regalare all’ultima curva una boccata d’ossigeno alla Zeman band ed affossando la squadra di Colantuono. Paga dazio la squadra granata, preoccupata più nel non incassare e mai spavalda e pericolosa, messa sotto dall’intensità e dal dinamismo dei biancocelesti. E in ottica salvezza ora c’è da iniziare a fare i conti con una classifica che parla di appena tre lunghezze di vantaggio sul plotone playout.

Le novità

Il prepatrtita s’infiamma subito con le novità di formazione designate da Colantuono: il redivivo Della Rocca prende il posto di Kiyine (ennesima bocciatura per lo scuola Chievo) e Popescu supera all’ultima curva l’appannato Vitale. In attacco Palombi vince il ballottaggio con Rossi e fa coppia con Sprocati. Il Pescara ha il solito approccio alla partita dinamico e volitivo, la Salernitana resiste bene con attenzione e sacrificio tattico. Gli abruzzesi registrano minuto dopo minuto i meccanismi offensivi e iniziano a far paura: al 17’ Valzania calcia l’aria e non il comodo pallone dell’1-0 offerto da Pettinari mentre due minuti dopo è Brugman a non trovare i pali di Radunovic. E la Salernitana? Inizia a far fatica a contenere la dinamicità e le combinazioni biancoazzurre, passa ad un 4-3-3 specchiando gli avversari e sfiorando il gol al 23’ con un missile di Zito deviato da un attento Fiorillo. L’occasione più ghiotta capita però al 29’ sui piedi di Pettinari, fermato da un super Radunovic, con il serbo fortunato sul rimpallo che non premia Mazzotta a porta sguarnita. I ritmi aumentano facendo saltare gli schemi ma entrambi gli attacchi peccano in concretezza.

La prodezza

La ripresa si apre con l’ingresso in campo di Di Roberto al posto di Schiavi, ammonito, confermando il 4-3-3. I granata però sono tutti in una conclusione dal limite di Sprocati lontana dai pali di Fiorillo. A far gol ci pensa Pettinari ma il colpo di testa vincente dell’attaccante del Pescara viene fermato per una posizione dubbia di fuorigioco. Passano i minuti è a vincere sembra essere la fatica. Poi a dieci dalla fine la prodezza di Brugman che spariglia le carte. Colantuono lancia dentro anche Bocalon al posto di Zito ma il gol tramortisce i granata e accende il Pescara: Radunovic salva su Bunino ma dalle parti di Fiorillo non succede più nulla, con il triplice fischio finale che mette nei guai Colantuono e la sua Salernitana.

RETI: 35’ st Brugman (P)

PESCARA (4-3-3): Fiorillo; Balzano, Gravillon, Perrotta, Mazzotta; Carraro (32’ st Proietti), Valzania, Brugman; Mancuso, Pettinari (32’ st Bunino), Yamga.

(A disposizione: Savelloni, Elizalde, Cocco, Campagnaro, Fiamozzi, Machin, Capone, Baez). Allenatore: Zeman.

SALERNITANA (3-5-2): Radunovic; Casasola, Schiavi (1’ st Di Roberto), Monaco; Pucino, Della Rocca (12’ st Kiyine), Minala, Zito (36′ st Bocalon), Popescu; Sprocati, Palombi.

(A disposizione: Adamomis, Russo, Vitale, Signorelli, Rosina, Tuia, Rossi). Allenatore: Colantuono.

ARBITRO: Daniele Martinelli di Roma 2 (Assistenti: Cangiano-Dei Giudici. Quarto uomo: Volpi).

NOTE.

Spettatori: 6000 circa di cui 503 provenienti da Salerno. Al 45’ st allontanato Colantuono (S) per proteste. Ammoniti: Schiavi (S), Carraro (P), Gravillon (P). Angoli: 3-3. Recupero: 1’ pt, 4’ st.

Notizie Simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *