Emergenza freddo, il Comune di Salerno proroga l’accoglienza dedicata ai senzatetto. L’ondata di gelo che nelle prossime ore dovrebbe abbattersi anche sul Salernitano ha spinto Palazzo di Città a prorogare il servizio fino al 10 marzo. La macchina operativa – come spiega il quotidiano Il Mattino – è già in moto da settimane per garantire un letto e un pasto agli indigenti presenti sul territorio cittadino. Il quartier generale dell’accoglienza è ubicato in via Dei Carrari dove è possibile ospitare fino a 28 persone. Altri centri comunali – per un totale di 100 posti – sono stati allestiti presso la Casa di Accoglienza “Gesù Misericordioso”, il dormitorio dei Missionari Saveriani e il centro Don Tonino Bello. Per il ristoro, invece, sarà possibile far riferimento alla Mensa San Francesco, al ristorante sociale Elpis, alla Casa di Nazereth e al San Demetrio.
Nelle ultime ore anche la Protezione Civile regionale della Campania aveva segnalato la necessità di « prestare attenzione alle fasce fragili della popolazione anche con l’individuazione di aree di accoglienza per i senza fissa dimora e alle persone sottoposte a particolari cure sanitarie che non possono interrompere i trattamenti». Nella nota diffusa si sottolinea anche «la necessità di individuare edifici e le strutture pubbliche, come ospedali, scuole, uffici comunali) che ricadono nelle aree maggiormente esposte al rischio neve e gelate per adottare le azioni necessarie per valutare e prevenire eventuali disservizi».
Le Prefetture di Bologna, Ferrara, Parma, Rimini, Modena, Piacenza, Forlì-Cesena, Firenze, Prato, Arezzo, Ancona, Perugia, Salerno, Avellino, Campobasso, Foggia, Bari, Barletta-Andria- Trani, invece, come riferisce Viabilità Italia «hanno deciso di far sospendere la circolazione dei mezzi pesanti dalla serata odierna in relazione alla gravità delle condizioni meteorologiche attese in quelle o nelle province vicine a causa delle perturbazione siberiana che sta raggiungendo l’Italia con repentina diminuzione delle temperature insieme a precipitazioni nevose».