Un altro boato, poco prima di mezzanotte, per scuotere ancora una volta la tranquillità di una città che proprio non riesce a trovar pace. Un’altra bomba è esplosa questa notte a Scafati, ultimo di una lunga serie di inquietanti episodi che si sono verificati nel centro dell’Agro Nocerino Sarnese: ad esser colpito un negozio ormai sfitto sito in primo centro di proprietà della famiglia di Mario Santocchio, esponente politico di Fratelli d’Italia e consigliere comunale d’opposizione fino allo scioglimento del Comune di qualche mese fa deciso dal Ministero dell’Interno per infiltrazioni mafiose.
Sul posto sono giunti i carabinieri della locale tenenza che, coordinati dai colleghi del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore guidato dal capitano Francesco Mortari, stanno indagando sull’ennesimo attentato verificatosi a Scafati. Limitati i danni: il locale, infatti, era sfitto mentre sono state lievemente colpite dalla deflagrazione due auto parcheggiate nelle vicinanze.
Quanto accaduto questa notte ha fatto riesplodere l’allarme sicurezza in una città che davvero non riesce a trovare pace. In tanti, da tempo, stanno chiedendo un potenziamento dei presidi delle forze dell’ordine, trasformando la tenenza dei carabinieri in compagnia o creando un nuovo commissariato di polizia. Una battaglia che i locali rappresentanti del Partito Democratico sono decisi a continuare a portare avanti: “Questa notte l’ennesima bomba ha squarciato il silenzio notturno della nostra città – si legge in una nota -. Ancora un attentato dinamitardo, dunque, a drammatica dimostrazione di quanto ancora sia preoccupante e invasiva la presenza della criminalità organizzata nella nostra città. Di quanto sia un problema per la sicurezza, l’incolumità, l’economia della nostra comunità. E di quanto ancora sia lungo e difficile il lavoro di bonifica del territorio e di ripristino della legalità. Occorre che lo Stato faccia, con ancora maggiore forza e incisività, sentire e avvertire la propria presenza, con un non più rinviabile rafforzamento dell’organico della locale caserma dei Carabinieri, che ad oggi conta nemmeno 30 unità per una popolazione di oltre 50mila abitanti. Serve dunque l’elevazione a Compagnia dell’attuale tenenza, così come richiesto all’unanimità dal Consiglio Comunale nel 2014 su mozione presentata dal PD”.