«Salviamo i ragazzi e indirizziamoli verso un mondo migliore». È l’appello lanciato da Anna Adamo, responsabile di segreteria del Dipartimento dei Diritti Umani di Forza Italia-Campania, in seguito all’episodio di violenza verificatosi a Scafati e che ha visto vittima un 13enne. «Quando violenza e discriminazione fungono da protagonisti, non esistono parole per esprimere l’indignazione e l’amarezza provata, a maggior ragione se atti tanto vili sono commessi nei confronti di ragazzini che stanno crescendo e formando la propria personalità – spiega Adamo -. Una cosa, però, è certa: l’aggressione verificatasi ai danni di un tredicenne di Scafati, bullizzato da mesi dai compagni perché accusato di essere gay, deve farci riflettere e non può passare inosservata. Quel tredicenne sarebbe potuto essere un nostro familiare o addirittura ognuno di noi e, se non si mettono in atto provvedimenti concreti per contrastare tali fenomeni, potrebbe esserlo qualcun’altro ancora, prossimamente. Viviamo in una società che ha paura del “diverso”, di chi non rispecchia i modelli imposti da quest’ultima. Perciò, li si escludono, si ritiene siano una nullità, tanto da costringerli a nascondere la loro vera natura. Ciò fa si che appaiano agli occhi degli altri come l’anello debole, nei confronti dei quali è possibile fare qualsiasi cosa. Ed ecco che entra in gioco la violenza, spesso rifugio di ragazzini i quali necessitano di sminuire gli altri per sentirsi migliori. Tutto questo è allarmante, nonché sinonimo del fatto che occorra ascoltare di più i ragazzi e far fronte ai loro bisogni. I ragazzi vanno educati al rispetto della diversità. Va impartito loro il senso civico, i veri valori. La diversità deve essere vista come una sfumatura di uguaglianza e non come qualcosa da condannare. In questo mondo nessuno è diverso, nessuno è migliore! Non è più tempo di dire semplicemente basta, si ha il dovere di porre fine a violenza e discriminazione con i fatti, non con le parole. È ora che le istituzioni impongano regole più severe. Chi violenta e discrimina va severamente punito, rieducato alla convivenza civile. Salviamo i ragazzi e indirizziamoli verso un mondo migliore. Verso un mondo in cui uguaglianza e diversità combacino e il rispetto verso gli altri venga prima di tutto», conclude Anna Adamo.

 

 

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