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La definisce una «diffamazione preventiva». Guido Pisano, vice presidente delle Fonderie Pisano, interviene con una nota stampa sulla possibile delocalizzazione dell’impianto in provincia di Salerno. La famiglia Pisano – come svelato stamane dal quotidiano “Il Mattino” -, nella giornata di martedì ha presentato un’offerta all’Asi per partecipare al bando di gara per il trasferimento di lotti e terreni di proprietà. Per conoscere l’area messa nel mirino per realizzare la nuova fonderia bisognerà attendere l’apertura delle buste. Ma più indizi sembrano portare alla zona industriale di Buccino, unico lotto che per estensione potrebbe ospitare la fabbrica.

La notizia, non a caso, ha subito generato grande fibrillazione nell’area del Cratere dove il sindaco Nicola Parisi ha annunciato barricate. «Fino a quando sarò sindaco di Buccino, non darò mai una concessione a nessuno per insediare aziende tipo la Pisano o come la Pisano», le dichiarazioni rilasciate al quotidiano “Il Mattino” dal primo cittadino di Buccino.

Di qui la replica di Guido Pisano che ha auspicato un dialogo costruttivo per portare avanti il discorso legato alla delocalizzazione delle Fonderie Pisano. «Abbiamo letto con stupore le dichiarazioni apparse sugli organi di informazione di rappresentanti istituzionali che in maniera, per così dire, “preventiva” hanno espresso giudizi inopportuni sull’ipotesi di eventuale localizzazione di un nuovo e tecnologicamente avanzato impianto produttivo delle Fonderie Pisano in provincia di Salerno – si legge nella nota a firma di Guido Pisano -. Senza alcuna cognizione della tipologia degli impianti, conformi a tutte le normative vigenti, e al loro impatto ambientale – molto più basso rispetto agli standard europei ed italiani – si è proceduto a una vera e propria opera di denigrazione nei confronti della nostra azienda e della nostra famiglia. È evidente che continua a essere alimentato, su più fronti, un ingiustificato ostracismo con travalicamento dei ruoli istituzionali e amministrativi, con buona pace delle rispettive responsabilità – prosegue il vice presidente delle Fonderie Pisano -. Resta il rammarico che non si possa, invece, costruire un percorso nella piena legittimità, attraverso un confronto serio, dialettico e tecnico  improntato soprattutto alla conoscenza reale delle progettualità e degli investimenti che saremmo intenzionati a fare, già illustrati alla Regione Campania ed al Ministero per lo Sviluppo Economico. Auspichiamo che quanto accaduto fin ora non influisca negativamente sulle valutazioni di carattere eminentemente tecnico e rifletteremo, con attenzione, sulle nostre scelte future, ferma comunque la nostra volontà di richiedere, nelle sedi opportune, nessuna esclusa, ogni tutela giuridica possibile. Prendiamo atto della diffamazione “preventiva” di cui siamo oggetto – auspicando che non influisca negativamente sulle valutazioni di carattere eminentemente tecnico del nostro progetto –  e rifletteremo con attenzione sulle scelte da compiere», conclude Guido Pisano.

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