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AGGIORNAMENTO ORE 18.50. Colpo di scena durante la seconda votazione per l’elezione del presidente del Senato. La Lega, come comunicato da Matteo Salvini, ha deciso di votare Anna Maria Bernini, senatrice di Forza Italia, anziché Paolo Romani, nome su cui la coalizione di centrodestra sembrava aver trovato l’intesa nelle scorse ore. «È un gesto di responsabilità. Non abbiamo chiesto nulla per noi. Al Senato abbiamo votato Anna Maria Bernini, un candidato del centrodestra, di Forza Italia, per vedere se gli altri partiti hanno pregiudiziali su questo nome», il commento con cui Matteo Salvini ha motivato la scelta. Un segnale chiaro per provare a capire se ci sia margine di trattativa con i 5 Stelle che avevano ribadito la propria contrarietà all’elezione di Romani. Ma la scelta di Salvini non sarebbe stata concordata con Silvio Berlusconi che non ha mandato giù l’accelerata dei leghisti. Secondo il Cavaliere, infatti, la mossa dei leghisti – come ribadito in un comunicato ufficiale – «da un lato rompe l’unità del centrodestra e dall’altro smaschera il progetto per un Governo Lega-5Stelle».

AGGIORNAMENTO ORE 18.30. Questo l’esito della seconda votazione: 255 schede bianche3 nulle, 57 per Anna Maria Bernini, 2 per Emma Bonino, uno per Roberto Calderoli e uno per Giorgio Napolitano. La terza votazione per provare ad eleggere il presidente del Senato si svolgerà domani alle 10,30.      

AGGIORNAMENTO ORE 14. Niente intesa sull’elezione del Presidente del Senato. Come già accaduto alla Camera dei Deputati (clicca qui per leggere l’articolo), la maggior parte dei parlamentari ha deciso di votare scheda bianca alla prima votazione. Questo l’esito del primo scrutinio: 312 schede bianche 5 disperse. La seconda votazione avrà luogo alle 17.

ORE 10,30. È stato il senatore a vita Giorgio Napolitano ad “aprire” i lavori della diciottesima legislatura al Senato. Il già Presidente della Repubblica sta ricoprendo la carica di presidente provvisorio del Senato, coordinando i lavori a Palazzo Madama. Nel suo intervento Napolitano ha effettuato un’analisi del voto dello scorso 4 marzo, invitando tutti i partiti presenti in aula ad essere responsabili. «Bisogna scongiurare la violenza», l’esortazione di Napolitano che ha ribadito l’importanza di liberare «il confronto politico dalla nostalgia del regime della violenza che ha regnato in Italia». Il senatore a vita, inoltre, ha sottolineato la necessità di seguire e rispettare il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incassando l’applauso di tutti i presenti. Un lungo applauso ha salutato anche Liliana Segre, nominata senatrice a vita nello scorso mese di gennaio.

Si attende la prima votazione ma al momento non c’è intesa sui presidenti di Senato e Camera.

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