«Non si capisce bene l’Italia se non si è mai stati a Salerno». Così “FuoriRoma”, il programma Rai di Concita De Gregorio ha presentato ieri la puntata dedicata a Vincenzo De Luca. «A un analista straniero di quelli che ci spiegano chi siamo, a un giovane che volesse iniziare a far politica ma anche a chi adulto pretende di farla bisognerebbe prescrivere, come seminario di formazione, una sosta di studio qui. Nel principato di Vincenzo De Luca. Nato a Ruvo del Monte in provincia di Potenza, in decenni di insonne concentrazione e ossessivo sospetto De Luca è diventato signore e padrone di un feudo che oggi governa dalla poltrona di Presidente della Regione – si legge nella presentazione della puntata -. Sa tutto, controlla tutto. Gode di protezioni ad ogni latitudine. Un intoccabile. Un satrapo vendicativo, dice di lui Isaia Sales, docente di storia delle mafie che si proclama il suo unico oppositore. Un leghista stalinista, dice anche. Gestisce, attraverso i figli e gli uomini di sua fiducia – il sindaco Vincenzo Napoli, per esempio – un flusso incessante di denaro. La città macina soldi in una ruota vorticosa, li restituisce. Città di risacca. Linda pulita pigra. Malinconica come le poesie di Alfonso Gatto: Salerno, rima d’inverno, rima d’eterno. Spaventata dalle ombre, reticente. Lo struscio sul corso è fatto di bisbigli: lui sente, lui c’è. Lui vede e se occorre punisce».
Il governatore della Campania ed ex sindaco di Salerno ha replicato furioso: «Dopo anni e anni di aggressioni, sempre dalla stessa rete pubblica, abbiamo assistito stasera all’ennesimo atto di squadrismo mediatico, l’ennesimo stravolgimento della realtà. Interverremo in tutte le sedi – ha scritto De Luca -. Riconfermo che siamo espressione di una esperienza amministrativa che è un modello nazionale di concretezza, di rigore, di trasparenza. E anticipo quella che sarà la mia richiesta ufficiale alla Rai: un dibattito pubblico su Salerno e sulla Campania, rigorosamente in diretta, dove e quando vogliono. Non un programma registrato, quindi senza possibilità di tagli e montaggi. La trasmissione di stasera è non solo un’offesa alla verità e alla storia di una città libera che è rinata, ma anche un’offesa al 75% dei cittadini che democraticamente, al di là di ogni orientamento politico, hanno espresso il proprio consenso e rispetto per l’azione amministrativa».
Così, invece, stamattina ha parlato il sindaco di Salerno, Enzo Napoli: «Ieri sui RAI 3 (servizio pubblico) abbiamo assistito alla messa in onda di uno scadente compitino propagandistico, incomprensibilmente e ingiustificatamente livoroso. La ragione critica è stata sacrificata in favore del pregiudizio e dei luoghi comuni più odiosi. E’ stata confezionata, ad arte, un’immagine della città e dei cittadini offensiva e proditoria. La verità ha lasciato il posto ad una violenta aggressione condotta con le modalità tipiche di una categoria di giornalismo votato, ad arte, alla disinformazione. Salerno è una città moralmente sana, orgogliosa e soprattutto libera, distante abissalmente dall’immagine falsa e caricaturale creata in laboratorio per fini fin troppo evidenti. Noi – ha concluso il primo cittadino – continueremo, con onore, il nostro lavoro di amministratori onesti e operosi, pronti a recepire le critiche anche severe se intellettualmente e moralmente oneste e soprattutto rispettosi del mandato ricevuto con oltre il 70% dei consensi».