fonderie pisano fratte

di FILIPPO NOTARI

Il Tar riapre le Fonderie Pisano. I giudici del tribunale amministrativo regionale hanno accolto la richiesta di sospensiva del provvedimento con cui la Regione aveva revocato la Via e l’Aia allo stabilimento di Fratte. L’udienza di merito è stata fissata per il 19 dicembre 2018.

Nel frattempo l’azienda (rappresentata nel dibattimento dai legali Lorenzo Lentini ed Enrico Follieri) potrà riaprire i battenti e riprendere la propria attività. La decisione è stata accolta con un sorriso dai 110 lavoratori che attendevano con ansia la sentenza. La produzione, in ogni caso, dovrebbe ripartire non prima di martedì. «Chiederemo subito all’azienda di bloccare la procedura di mobilità», ha affermato Angelo Clemente, responsabile sindacale dello stabilimento che indica un’altra tappa importante per il destino dell’azienda. «Non appena saranno aperte le buste del bando dell’Asi – conclude – bisognerà andare al Ministero dello Sviluppo Economico per delineare il percorso necessario per realizzare la nuova azienda».

Pronti a proseguire la propria battaglia anche i rappresentanti del comitato “Salute e Vita”. «Il Tar ha dato prevalenza a errori formali rispetto alla procedura di revoca dell’Aia – ha affermato Lorenzo Forte -. Non si è tenuto conto della sostanza del problema. In questa sentenza si parla dei lavoratori ma non c’è traccia dello studio Spes che abbiamo consegnato agli atti del Tar. E non si è tenuto conto nemmeno della sentenza della Corte Costituzionale che ha dato un’indicazione ben precisa: il diritto alla salute viene prima di tutto. Valuteremo tutte le strade per fare in modo che non si riattivi la fabbrica».

Il 9 aprile, intanto, è in programma l’udienza presso il tribunale del Riesame di Salerno che dovrà pronunciarsi sul sequestro dell’azienda, dopo che la Corte di Cassazione ha annullato il dissequestro, rimandando gli atti al tribunale della libertà.

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