Circa 12mila presenze di media al Manuzzi ed un discreto seguito anche lontano dalle mura amiche fanno della tifoseria del Cesena la seconda realtà del torneo di serie B. Nonostante i bianconeri di Romagna si ritrovino a battagliare nei bassifondi della classifica, il pubblico di fede cesenate non abbandona la propria squadra, risultando appunto numericamente tra i più appassionati della cadetteria.

IL MOVIMENTO ULTRAS CESENATE
La parte calda del tifo bianconero si trova nel settore curva Sud, denominato Curva Mare, dove prendono posto le varie sigle ultras del Cesena. Il gruppo storico della tifoseria romagnola è rappresentato dai Wsb 1981, ma sui gradoni dell’impianto sportivo cesenate prendono posto pure Viking, Bronx Vigne, Sconvolts Cesena, Ska e Brigate Predappio, sigle che collaborano per fornire sostegno alla casacca bianconera. Da segnalare anche uno sparuto gruppo di tifosi (privo di drappi e con stile casual) che non si riconoscono in alcuna sigla ed occupano i distinti laterali dello stadio Manuzzi, nella zona più vicina al settore ospiti. Tornando al gruppo portante della Curva Mare, i Wsb 1981 (acronimo di “Weis Schwarz Brigaden”, traduzione di “Brigate Bianconere” in tedesco), decisero di adottare questo nome in onore dello storico bomber austriaco del Cesena, Walter Schachner, che tra l’altro fu il primo straniero a giocare con la maglia bianconera. Prima del 1981, infatti, i supporters del Cesena si identificavano nel gruppo “Brigate Bianconere”, che si occupava dell’organizzazione del tifo romagnolo. Dall’annata 1981 in poi, avvenne la “trasformazione” in Wsb, sigla tuttora attiva e molto conosciuta nel panorama curvaiolo nazionale.

GEMELLAGGI E RIVALITA’
Il gemellaggio più forte della tifoseria cesenate è senza dubbio quello con gli ultras del Brescia. Con la torcida lombarda, da oltre trent’anni i bianconeri hanno avviato un rapporto che, ancora oggi, viene onorato e portato avanti con fierezza da entrambe le tifoserie. Tuttavia, va fatta una distinzione: mentre con il direttivo della Curva Nord Brescia il legame è ben saldo, più freddo è quello con l’altro gruppo storico di ultras biancoblu (Brescia 1911-Ex Curva Nord). Con quest’ultimi, infatti, i rapporti si sono allentati rispetto al passato, soprattutto da quando la sigla della Leonessa ha deciso di spostarsi nel settore gradinata del Rigamonti, “azzerando” anche alcuni gemellaggi precedenti.
Altro rapporto datato e molto considerato dagli ultras cesenate è quello con i palermitani, mentre all’estero i bianconeri hanno contatti con i tedeschi dello Stoccarda ed un’amicizia (molto forte soprattutto negli anni scorsi) con i francesi del Saint-Etienne. Le rivalità più accese, invece, sono con altre tifoserie dell’Emilia-Romagna, su tutte Bologna, Modena, Spal, Ravenna e Rimini. Fuori regione, anche con il Vicenza i rapporti non sono del tutto distesi e qualche anno addietro, prima di un Vicenza-Cesena, si registrarono momenti di tensione tra ultras di opposte fazioni nelle vicinanze dello stadio Menti.

LA RIVALITA’ CON SALERNO E IL GESTO DELL’ANDATA
Già negli anni ’90, il rapporto con gli ultras della Salernitana non era affatto buono e nelle ultime stagioni l’antipatia (sportiva) reciproca non è stata mai nascosta. Probabilmente pure la vicinanza dei granata agli ultras giallorossi di Ravenna ha contribuito ad acuire i rapporti con la torcida cesenate. Qualche momento di tensione nel 2009 fuori allo stadio di Salerno, cori avversi e poco ospitali sia per i cesenate all’Arechi che per i granata al Manuzzi, non hanno fatto altro che confermare quanto già manifestato a metà anni ’90. Nella gara d’andata di questo campionato, però, la cosiddetta mentalità ultras permise d’accantonare, almeno per qualche minuto, la rivalità tra le due tifoserie. Prima del fischio d’inizio della partita del Manuzzi, infatti, la Curva Sud Siberiano espose uno striscione con su scritto “Al di là dei colori, Giulio vive“, in memoria d’un noto tifoso cesenate scomparso nelle ore precedenti al match tra bianconeri e granata. Gesto che fu molto apprezzato dalla curva di casa, che riservò un lungo e sentito applauso ai salernitani, prima di “beccarli” con i (soliti) insulti durante i 90 minuti. Ventiquattro ore più tardi, inoltre, la Curva Mare ringraziò pubblicamente gli ultras di Salerno (leggi qui la notizia), tramite un comunicato ufficiale, sottolineando come il mondo ultras in alcune circostanze sappia regalare momenti unici d’aggregazione e di mentalità, al di là dei colori e di qualsivoglia rivalità.

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