di ALESSANDRO MOSCA
La mani della “mala della Piana” su Salerno: anche nel capoluogo, infatti, un’importante sempre più vasta piazza di spaccio era gestita dai Pecoraro-Renna, clan egemone nella Piana del Sele ed attivo in particolare nei comuni di Bellizzi e Battipaglia. E’ quanto emerso dall’operazione dei carabinieri eseguita questa mattina su disposizione del gip presso il tribunale di Salerno dopo le richieste della locale Direzione Distrettuale Antimafia (sostituto procuratore titolare delle indagini Vincenzo Montemurro) che ha portato all’arresto di 18 persone (13 in carcere e 5 ai domiciliari) ritenute responsabili a vario titolo di associazione finalizzata al traffico illecito di droga e di spaccio in concorso di sostanze stupefacenti e all’iscrizione nel registro degli indagati di 35 persone ritenute sodali all’organizzazione che, grazie a una capillare ramificazione, era riuscita ad estendere i suoi affari in tutta la provincia.
La genesi dell’inchiesta
Da vittima di un agguato a “spunto” per scoprire l’ingente giro illecito avviato fra Salerno e la Piana del Sele. Le indagini da parte della Procura Antimafia sull’organizzazione sgominata nelle ultime ore sono iniziate ben 5 anni fa. La “scintilla” che ha permesso di avviare il lavoro investigativo fu la sparatoria avvenuta nei pressi di un distributore di carburante in via Rocco Cocchia, a Pastena, e che vide vittima un 21enne, gambizzato da altri due ragazzi (protagonisti di altre vicende di sangue in quei mesi a Salerno) a causa di uno “sgarro”. Il lavoro dei carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Salerno sul caso ha permesso – oltre di chiudere la vicenda di via Rocco Cocchia, portando all’individuazione dei presunti responsabili dell’agguato – di scoprire la presenza di due gruppi criminali dediti allo spaccio di droga con basi operative a Bellizzi e Salerno, guidati da due soggetti legati al clan Pecoraro-Renna. Nel corso del blitz effettuato questa mattina sono state arrestate in flagranza di reato 9 persone e sono stati scoperti e sequestrati 50 grammi di cocaina, 10 di eroina e quasi un chilo e mezzo di hashish.
La rete del clan
La sempre proficua attività di spaccio era riuscita a diventare molto capillare grazie all’affiliazione di sempre maggiori persone. La droga – in particolare cocaina, hashish ed eroina – veniva acquistata nelle piazze di Napoli e Torre Annunziata per poi essere “distribuita” dall’organizzazione in tutta la provincia: non solo nei Comuni della Piana come Battipaglia e Bellizzi ma anche in altri centri come Pontecagnano Faiano, Cava de’ Tirreni e – soprattutto – Salerno dove l’organizzazione smantellata dai carabinieri aveva creato una fitta rete di pusher pronti a smerciare lo stupefacente tanto da creare – scrive il procuratore capo del tribunale di Salerno, Corrado Lembo – “una vera e propria cupola provinciale cui aderiscono unitariamente tutte le principali figure del territorio della provincia Sud di Salerno per la gestione unitaria del traffico di sostanze stupefacenti”.