di SABATO ROMEO
Ci ha pensato direttamente Claudio Lotito a lanciare un segnale, quello forse più atteso. Un piccolo gesto quello del co-patron, di nuovo al seguito della Salernitana tre anni dopo l’ultima volta (la sconfitta nel derby di Caserta nel gennaio del 2015). E fa niente se il coro tormentone sulla disuguaglianza con la Lazio sia stato cantato forte anche al “Curi”: a contare ora è il presente, l’obiettivo salvezza sfiorato martedì scorso ma da centrare sabato con la Virtus Entella per poi iniziare a ragionare sul futuro.
Un piccolo vantaggio quello di poter iniziare ad imbastire discorsi su ciò che sarà con qualche settimana d’anticipo. Partendo proprio dalla riconferma di Stefano Colantuono, blindato da un “contratto pesante” ma voglioso di conoscere piani e progetti del club granata. E tanto passerà soprattutto dalla rosa che la società campana avrà intenzione di allestire. Occhio fisso al salary cup ma nessuna voglia di navigare a vista, si vuole puntare in alto ad una zona playoff anche quest’anno dimostratasi non impossibile da raggiungere. Sul parco calciatori si discuterà dei rinnovi di Bernardini (ad un passo) e di Tuia (in fase di elaborazione), del riscatto (oneroso) di Monaco dal Perugia e delle offerte per Sprocati che potrebbero ingolosire. Nel mezzo le riconferme dei vari Casasola, Pucino, dell’ultimo Rosina oltre al punto sui prestiti di Radunovic, Minala, Kiyine e Ricci, rebus tutti da scoprire e magari risolvere. Prima la salvezza, poi il futuro: la Salernitana si prepara alle grandi manovre.