furto castel san giorgio

Estorsioni in nome degli amici “carcerati” da saldare in tre rate annuali, a Natale, Pasqua e Ferragosto e bombe per chi non ottemperava alle richieste. Era il modus operandi del gruppo operante nell’Agro Nocerino Sarnese, di stanza a Scafati, smantellato dai carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore – agli ordini del maggiore Francesco Mortari – dopo le indagini condotte dai sostituti procuratori Giancarlo Russo e Silvio Marco Guarriello. L’attività investigativa sulla “nuova camorra” di Scafati, pronta a mantenere l’egemonia sul territorio dopo le varie operazioni che hanno decapitato negli anni gli storici gruppi operanti nella zona, era iniziata lo scorso mese di giugno, in seguito all’esplosione di alcuni ordigni avvenute proprio a Scafati: chi non pagava le “donazioni per i ristretti in carcere” rischiava di subire lo stesso trattamento.

Al momento, ai sei indagati – 4 finiti in carcere e altri 2 ai domiciliari – sono contestati tre tentativi estorsivi avvenuti tra i mesi di agosto e dicembre del 2017, reati in materia di armi e stupefacenti, danneggiamento e ricettazione. Il tutto, aggravato dall’aver agito con metodo mafioso per agevolare il clan di appartenenza. In poco meno di un anno di attività investigativa, sono state sequestrate armi da sparo, ordigni esplosivi e un chilo di droga. Oggi, nel corso dell’esecuzione del blitz, i 200 carabinieri in azione hanno rinvenuto, inoltre, una pistola e 15mila euro in contanti. Oltre ai sei destinatari della misura cautelare, risultano indagate altre 27 persone, che hanno ricevuto perquisizioni domiciliari e che sarebbero coinvolti, a vario titolo, nella vicenda.

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