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di FILIPPO NOTARI

«Il nostro principale nemico è il tempo». Lo ripete più d’una volta Luisa Latella, commissario straordinario delle Universiadi 2019 che stamane, insieme al rettore Aurelio Tommasetti, ha fatto tappa al Campus di Baronissi per la posa della prima pietra della Cittadella sportiva Unisa (clicca qui per rivedere la diretta). Un appuntamento importante e che dà ufficialmente inizio alla grande sfida per l’organizzazione della kermesse. «Abbiamo pochissimo tempo a disposizione ma stiamo facendo il massimo», ammette il commissario, ribadendo l’importanza di remare tutti nella stessa direzione. «È una grande sfida che non posso giocare da sola – prosegue Latella -. Ho chiesto anche alle imprese di velocizzare il più possibile il tempo necessario per i lavori. La norma dice che entro il 30 aprile 2019 devono essere completate le opere strutturali in modo da poter realizzare gli allestimenti sportivi». Meno di un anno per rimettere a nuovo e realizzare le strutture sportive che dovranno ospitare il secondo evento più importante dopo le Olimpiadi. «I progetti stanno andando avanti – spiega il commissario straordinario -. Man mano che arrivano vengono mandati alle stazioni appaltanti, io faccio le determine a contrarre che vengono sottoposte ai controlli dell’Anac. Spero che per l’estate possano partire i lavori in tutti gli impianti».

Nel frattempo, però, a tenere ancora banco è il problema legato alla location che dovrà ospitare il villaggio olimpico di Napoli. «Ci sono due soluzioni che stiamo vagliando, bisogna guardare la globalità del problema se si vogliono realizzare le Universiadi – conclude il commissario Latella -. Le ipotesi sono la Mostra d’Oltremare e quella del porto che attualmente presentano diverse complessità, bisogna mettere sul piatto della bilancia quale sia più semplice da realizzare. L’Ippodromo di Agnano? Non ne so nulla, l’ho letto dai giornali».

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