di FILIPPO NOTARI
Il procuratore della Repubblica, Corrado Lembo li ha definiti «parcheggiatori estorsivi». Perché il modus operandi delle 32 persone destinatarie dell’ordinanza di custodia cautelare (6 in carcere, 24 ai domiciliari e 2 irreperibili, clicca QUI per i dettagli) prevedeva «comportamenti minatori ed aggressivi». Condotte finalizzate a costringere gli automobilisti a pagare piccole somme di denaro (fino a 5 euro per ogni veicolo in sosta) per sostare la propria auto. Il tutto avveniva in diverse zone di Salerno (anche in spazi contrassegnati dalle strisce blu) che variavano a seconda delle stagioni. Da via Roma, al parcheggio della Provincia, passando per le aree interessate da eventi (partite di calcio, discoteche, cinema, Polo Nautico e Forte La Carnale). Zone già attenzionate in occasione del blitz effettuato nello scorso mese di luglio e che aveva portato all’arresto di 35 parcheggiatori abusivi. Ma, a quanto pare, l’intervento delle forze dell’ordine non aveva debellato totalmente il fenomeno, tornato a imperversare tra le strade di Salerno poche settimane dopo l’operazione
. «Alcuni avevano ripreso il controllo delle stesse zone, altri avevano sostituito i precedenti parcheggiatori, ponendo in essere le stesse condotte», ha spiegato durante la conferenza stampa il sostituto procuratore Elena Guarino. Tra le 32 persone raggiunte dall’ordinanza di custodia cautelare, infatti, figurano 10 persone già coinvolte nel precedente blitz. «Subito dopo l’esecuzione della precedente misura – ha proseguito il pm titolare delle indagini – abbiamo ricevuto segnalazioni da parte dei cittadini circa il reiterarsi del fenomeno. Abbiamo effettuato un attento monitoraggio dei territori, aggiungendo nuovi punti di osservazione». La precedente ordinanza, tra l’altro, è stata confermata sia dal Tribunale del Riesame di Salerno che dalla Corte di Cassazione che hanno respinto i ricorsi, confermando la corretta qualificazione delle condotte contestate come estorsione.
«L’elemento di novità è che anche di fronte a questi fenomeni è possibile arrestare le persone per estorsione – ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri Antonino Neosi -. Possiamo combattere un fenomeno deviante con provvedimenti che hanno forza ben diversa». Vessazioni e minacce portate alla luce dai carabinieri del comando provinciale di Salerno che, coordinati dalla Procura, sono riusciti a sgominare la rete dei “parcheggiatori estorsori”. «Salerno è una città tranquilla – ha concluso il procuratore capo Corrado Lembo -. Ma ci sono alcune sacche d’illegalità, grandi e piccole, che vanno combattute costantemente sul territorio. Per questo bisogna essere grati al lavoro che quotidianamente svolgono le forze dell’ordine».