“Grazie al nostro tempestivo grido d’allarme, a cui abbiamo fatto seguire due interrogazioni, l’una alla Regione e l’altra al Governo siamo riusciti a bloccare nuovi conferimenti di rifiuti nella discarica Sardone a Giffoni Valle Piana. Sarebbe stato un paradosso riaprire un sito come quello di Sardone compreso nel piano bonifiche, e rispetto al quale non sono state neppure avviate le indagini per valutare il grado di pericolosità. Né risulta che siano state condotte indagini preliminari propedeutiche alla bonifica. Si rischiava di depositare rifiuti in un pozzo di veleni“.
Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano e la deputata M5S Anna Bilotti subito dopo il blocco di nuovi conferimenti nella discarica di Sardone. “Per effetto della nostra azione amministrativa – spiegano Cammarano e Bilotti – Il presidente della Provincia di Salerno si è visto costretto a revocare l’ordinanza. Una decisione assurda, quella di procedere all’apertura della discarica, ma perfettamente in linea con la filosofia di De Luca, contemplata nelle recenti modifiche alla legge sui rifiuti. Una legge che prevede l’apertura indiscriminata di siti per tamponare l’eventualità di un’emergenza provocata da politiche che non mirano alla diminuzione della produzione di rifiuti, quanto all’impiantistica e a nuovi siti di stoccaggio. Oggi come vent’anni fa, quando le stesse misure portarono alla produzione di ecoballe di cui ancora oggi è disseminata la Campania”.
La replica di Canfora
“I Cinque Stelle non sanno nemmeno cosa sia il ciclo integrato dei rifiuti. Si informino prima di parlare. La loro è soltanto una polemica strumentale”. Così il presidente della Provincia, Giuseppe Canfora, replica alle polemiche sollevate dai Cinque Stelle sulla riapertura del sito di Sardone. “Ho firmato quell’ordinanza a fronte di una situazione di emergenza, dato il blocco dello Stir di Battipaglia ma soprattutto il guasto ad una linea del termovalorizzatore di Acerra che ha messo in tilt e in ginocchio quasi tutti i comuni della provincia salernitana. Una soluzione andava trovata. I rifiuti nelle strade andavano tolti perché la situazione rischiava di degenerare”. Il presidente Canfora ci tiene a precisare che “quella di Sardone non è una discarica, ma un sito di stoccaggio e di compostaggio. In ogni caso lì arrivano rifiuti già trattati. Nel frattempo ho revocato l’ordinanza non per l’interrogazione dei Cinque Stelle ma perché l’emergenza sta rientrando. I rifiuti non devono stare in strada, soprattutto in questo periodo. Per il resto lavoreremo affinché non si verifichino più casi del genere”.