di DARIO CIOFFI

A me i voti piacciono alla fine. Quelli che dà il campo. Però la certezza è che la “nuova” Salernitana vada a sedersi al suo esame numero 100 con la schiena dritta di chi ci ha provato, creduto e pure un po’ osato, di chi s’è preparato e non s’è iscritto tanto per atto di presenza (come si dice di Lotito, che gli ultimi tre sempre dalla Lazio li ha presi… ma non perché non avesse dove mandarli, anzi). Stavolta, la prima in quattro anni di B, è diversa la storia del mercato, è diversa la sensazione che suscita, sono diverse la forma e la sostanza.
Ora, nel bel mezzo di questi sogni nelle notti di fine estate, 
viene il bello e ciascuno dovrà far la sua parte. Senza incupirsi al primo gol subito, alla prima sconfitta che arriverà, al primo fischio piovuto dagli spalti o al primo “siete pochi” gridato agli spalti. Servirà un pochino d’equilibrio per non squagliarsi presto né rischiare di svegliarsi tardi.
Ho scritto un sacco di banalità, lo so, ma il calcio è materia assai ripetitiva. Basta non ricadere nei vecchi errori.
Buon campionato a tutti (sperando lo facciano cominciare presto).

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