Un vero e proprio colpo di scena ha aperto il processo sulla morte di Stefano Cucchi, geometra romano scomparso nel 2009 mentre era in custodia cautelare. Durante l’interrogatorio, uno dei carabinieri ha accusato gli altri due alla sbarra delle violenze su Cucchi. “Fu un’azione combinata – racconta il carabiniere, secondo quanto riportato da “La Repubblica” – Cucchi prima iniziò a perdere l’equilibrio per il calcio, poi subì una violenta spinta che gli fede perdere l’equilibrio provocandone una violenta caduta sul bacino. Anche la successiva botta alla testa fu violenta, ricordo di avere sentito il rumore. Subito dopo venne colpito alla testa con un calcio”.

Rabbia che è esplosa anche sui social, con la sorella di Stefano Cucchi, Ilaria, che su Facebook ha commentato: “Il muro è stato abbattuto. Ora sappiamo e saranno in tanti a dover chiedere scusa a Stefano e alla famiglia Cucchi”.

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