Arbitro

Cinque anni di Daspo e cinque anni di squalifica. La giornata nera del calcio dilettantistico salernitano si conclude con la stangata per il calciatore 32enne della Folgore Acquavella che domenica scorsa ha aggredito l’arbitro, colpendolo con una testata che ha provocato al fischietto un trauma cranico, nel corso del match con l’Atletik Torchiara, valido per il campionato di Seconda Categoria.

Dopo l’emissione del provvedimento di divieto d’accesso alle manifestazioni sportive da parte del Questore di Salerno (clicca qui per i dettagli), la Figc Campania – nel consueto comunicato del giovedì dove vengono elencate tutte le decisioni a riguardo dei tornei sotto l’egida del Comitato Regionale – ha ricostruito l’intera vicenda, motivando la decisione del giudice sportivo territoriale che ha emesso una vera e propria stangata per il 32enne calciatore e sancito la sconfitta a tavolino per la sua squadra.

«Al minuto 47 del secondo tempo, dopo la concessione di un calcio di rigore in favore della società Atletik, il calciatore numero 23 della società Folgore Acquavella si avvicinava al direttore di gara urlandogli con forza e protestando per la decisione assunta, continuava con il suo atteggiamento e subito dopo colpiva l’arbitro con una testata al volto, procurandogli immediato forte dolore», si legge nel dispositivo. «Subito dopo avergli esibito il cartellino rosso, il direttore di gara avvertiva forti giramenti di testa con senso di vomito e immediatamente perdeva i sensi cadendo al suolo e restava svenuto verosimilmente per una decina di minuti prima di riprendere i sensi solo all’interno dello spogliatoio dove i dirigenti della società Folgore Acquavella gli prestavano soccorso; inoltre erano presenti due carabinieri, che successivamente identificavano il direttore di gara», viene spiegato nel comunicato ufficiale della Figc prima di raccontare il trasporto in ospedale, la diagnosi per il trauma cranico commotivo e il ritorno a casa del giovane arbitro che è stato accompagnato in quanto «non era in grado di guidare».

L’analisi del referto arbitrale e del supplemento alla camicia di gara ha dunque spinto il giudice sportivo alla sconfitta a tavolino per la società Folgore Acquavella e alla maxi squalifica fino al 22 novembre del 2023 (cinque anni) per il calciatore protagonista della vicenda «per i gravissimi fatti verificatisi».

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