Ventun anni dopo l’ultima volta, in un test match Italia-Spagna giocato nell’autunno del 1998, la Nazionale azzurra potrebbe tornare a Salerno. Il “giro buono” in occasione delle qualificazioni a Euro 2020. Ieri per l’Italia di Roberto Mancini è stato sorteggiato il girone J con Bosnia, Finlandia, Grecia, Liechtenstein e Armenia.
Gli azzurri affronteranno come prima avversaria la Finlandia, in casa, il 23 marzo 2019 e tre giorni dopo, il 26, sempre in Italia, ospiteranno il Liechtenstein. A giugno, l’8 trasferta in Grecia e l’11 nuova partita interna, stavolta con la Bosnia. A settembre, il 5 Italia-Armenia, mentre l’8 gli azzurri voleranno in Finlandia. Due gare anche a ottobre, il 12 in casa con la Grecia e il 15 in Liechtenstein, e a novembre, con Bosnia-Italia il 15 e la conclusiva sfida interna contro l’Armenia il 18. Due i posti in ciascun girone per conquistare l’accesso alla fase finale degli Europei, per gli azzurri il cammino pare in discesa e c’è curiosità per capire le location delle sfide interne.
Torna così prepotentemente d’attualità l’ipotesi Salerno: fosse stato per l’ex sub-commissario della Federcalcio, Angelo Clarizia, avvocato e docente universitario salernitano, l’Arechi avrebbe già ospitato l’amichevole con l’Ucraina di qualche mese fa, poi “dirottata” a Genova perché lo stadio dei granata non era ancora pronto. Nel 2019, però, anno di Universiadi oltre che del Centenario della Salernitana, l’impianto sarà adeguato alle normative internazionali – lavori appaltati e al via a stretto giro – dunque pronto per tornare ad ospitare la Nazionale. La Figc, presieduta da Gabriele Gravina, vaglierà la candidatura. Un “sponsor” d’eccezione potrebbe essere il co-patron e consigliere federale Claudio Lotito.