Un pezzo di storia della città di Salerno che se ne va, e stavolta non è affatto un “modo di dire”. Cordoglio e tristezza hanno segnato il risveglio di tanti salernitani in un soleggiato mercoledì di dicembre. È morto Mario Pantaleone, aveva 76 anni, erede e “cuore pulsante” della pasticceria più famosa del capoluogo. Un autentico “patrimonio”, la cui fama arriva ben oltre i confini cittadini, quel negozio di via Mercanti, con alle spalle un secolo e mezzo di storia.
Pantaleone, infatti, è un’icona salernitana dal lontano 1868, anno della fondazione dell’attività. Don Mario l’ha portata avanti per una vita, facendosi però conoscere e voler bene non soltanto per la sua insuperabile “scazzetta” e per tanti dolci speciali, ma anche per il suo garbo, la sua cortesia, la sua signorilità. Apprezzato come uomo, oltre che come lavoratore, lascia un grande vuoto nel cuore antico d’una città che adesso, senza il “suo” Mario Pantaleone, figlio e orgoglio di Salerno, si sente un po’ più sola…
Anche il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, attraverso il suo profilo Facebook, ha espresso un messaggio di cordoglio per la scomparsa. «È morto Mario Pantaleone, storico pasticciere che ha reso celebre in tutto il mondo la sua pasticceria. Era per me un amico caro. Una persona splendida, un artigiano orgoglioso del suo mestiere. La notizia – ha scritto il primo cittadino sui social – mi lascia addolorato e incredulo. Se ne va un pezzo di storia della nostra città. Mario, con la sua storica pasticceria, rappresentava un elemento identitario di Salerno. Ci mancherà molto anche per la sua capacità di comunicare e di essere affettuoso con i clienti e gli amici. Come Comune di Salerno ci apprestavamo a celebrare il 150esimo anno di attività della pasticceria Pantaleone. Non abbiamo avuto il tempo di farlo con lui».
(foto tratta dalla pagina FB di Roberto Casella)