In memoria di Federico Zito. Dai suoi amici di sempre…
L’eternità.
Il vantaggio di essere piccoli è il tempo. Quello non c’è mai mancato, quello lo abbiamo sempre condiviso.
I giochi, il ci vediamo “dietro la scuola”, gli scherzi, il Natale, le serate in disco o dietro la Cantinella, la play station o il quinto lotto, l’Uffizio e i nostri posti magici.
La scuola, le prime fidanzate, le partite a carte e quelle a calcetto, il mare e le tentate sforbiciate, poi le gare di punizioni e poi ancora le prime sigarette, i giri in scooter (o sulla tua prima moto ), le indimenticabili vacanze, la pesca e le confidenze tra amici di quello che è, che è stato e che sarà. Tutto insieme.
Un infinito istante.
La crescita. La scelta degli studi, il lavoro, i viaggi, i ritorni. Sì perché poi tutto è sempre tornato al suo posto, il nostro posto. Figli di genitori diversi ma tutti fratelli, sangue diverso ma stesso senso di appartenenza. Colonne di un gruppo vero, quasi da film: i ragazzi del Parco Arbostella. Gli intoccabili, quelli di cui avremmo voluto scrivere un libro per le nostre storie, mai semplici e banali, mai sole ma sempre di condivisione.
Quel gruppo oggi ti piange, lo fa insieme.
Per te ancora una volta torna e si riunisce. Per te concede dediche e fotografie. Per te richiama tutti, nessuno escluso. Un richiamo naturale, sentito. Lo si avverte nell’aria e lo spingeremo fino al cielo.
Assurdo che tu ora sia lì. Chissà cosa combinerai, quanti sorrisi strapperai, quanti nuovi amici ti farai.
Ma L’eternità in cui credevamo ci appartiene ancora, più di prima. Non sei poi così distante.
Il tuo è solo un viaggio più lungo del solito. Noi parleremo di te e sforbiceremo per te (tanto non ci riuscivi mai). Lo faremo insieme, come sempre. Noi siamo i ragazzi del Parco e tu sarai sempre il nostro Erdi, o Zizou o Zitroen o semplicemente Federico.
Che bello averti nei nostri cuori.
Che bello continuare ad essere nello stesso gruppo.
Quelli di sempre, i ragazzi del Parco.