A pochi giorni dal match di serie B Cosenza-Ascoli, in programma domenica pomeriggio alle ore 15, non si hanno notizie circa la prevendita dei tagliandi per assistere alla partita dal settore ospiti.
Nelle scorse ore, in Calabria c’era preoccupazione per l’ultimazione in tempo utile dei lavori al manto erboso dello stadio San Vito-Marulla e circolava anche la voce di un possibile spostamento della gara tra i rossoblù e l’Ascoli. Tra gli impianti sondati per ospitare il match, sia il “Partenio” di Avellino che il “Vigorito” di Benevento, ma i lavori portati avanti dalla ditta incaricata sembravano ormai giunti al termine, con la risoluzione dei problemi di drenaggio. Ad oggi, però, ancora non sono trapelate notizie circa la regolare disputa della partita in quel di Cosenza e questa situazione di incertezza ha fatto andare su tutte le furie la torcida marchigiana. Tramite la propria pagina web, infatti, gli Ultras 1898, appartenenti al mondo del tifo organizzato ascolano, hanno manifestato tutto il loro sdegno per una situazione che va a penalizzare ancora una volta coloro i quali popolano i gradoni. Di seguito, ecco la nota ufficiale dal titolo “Riportare le famiglie allo stadio…sì, ma quale? Rispetto per i tifosi ascolani!“, diffusa dagli ultras dell’Ascoli:
“A pochi giorni dalla partita tra Cosenza e Ascoli non si hanno notizie sulla sede dell’incontro e sulla vendita dei tagliandi per il settore ospiti che è tutt’ora sospesa.
Lo slogan che viene continuamente e spasmodicamente ripetuto su giornali e televisioni dai vertici della Lega è quello di “riportare le famiglie allo stadio”. La realtà dei fatti è ben diversa. Per una partita del campionato nazionale di Serie B è impossibile organizzarsi, prenotare mezzi, sapere il luogo della partita e le modalità.
Una completa mancanza di rispetto per i tifosi intenzionati a fare qualche sacrificio per la propria squadra del cuore, già bistrattati dallo spezzatino del fine settimana e dai sempre più frequenti match infrasettimanali.
Forse i calendari possono piegarsi alle volontà delle televisioni, i potenti del calcio possono comprare gli orari, i soldi possono spostare in Arabia Saudita la Supercoppa Italiana, ma… scusate l’inadeguatezza e la fede in valori che voi forse reputate fuori dal tempo, ma per noi è un vanto: la nostra dignità di tifosi, almeno quella, non è in vendita.”
fonte foto: pagina Fb “Ultras 1898”