Gli sfottò all’interno degli stadi continuano a tener banco, riproponendo tematiche che da sempre caratterizzano il mondo del calcio. Spesso, ci si divide sul reale “peso” da dare ad alcuni cori che si ascoltano all’interno degli impianti sportivi italiani, con le tifoserie che rivendicano il proprio modo – schietto, goliardico e genuino – di “vivere” la partita e le rivalità, e tanti altri che invece s’indignano al primo coro avverso.

Unanime, però, è stata la lotta ai <<buh>> razzisti, dai quali anche diversi gruppi del tifo organizzato, nel corso degli anni, hanno preso le distanze. Gli ultimi episodi che hanno visto protagonista il difensore senegalese del Napoli, Kalidou Koulibaly, oggetto di insulti e ululati a San Siro nel match contro l’Inter, hanno riproposto il tema del razzismo negli stadi. Nelle scorse ore, nella città di Padova si è affrontato seriamente questo argomento. L’assessore allo sport della città veneta, Diego Bonavina, ieri ha fatto approvare in giunta una delibera con cui si stanziano 7mila euro per dotare l’impianto di videosorveglianza dello stadio “Euganeo” di un sistema di rilevamento sonoro. Nei settori curva Nord e Tribuna Fattori – quest’ultimo occupato dai gruppi ultras biancoscudati – sarà installato questo nuovo sistema che servirà a rilevare eventuali cori razzisti, ampliando l’effetto audio della zona dello stadio interessata, al fine di poter distinguere nitidamente le parole. Una novità per gli impianti calcistici ed in particolare per il campionato di serie B.

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