Sono stati giorni molto intensi quelli vissuti nella città di Genova, sponda rossoblu. Dopo le tante polemiche per il match casalingo contro il Milan, disputato di lunedì alle ore 15 in un “Luigi Ferraris” praticamente deserto, i tifosi genoani hanno dovuto incassare l’addio del bomber polacco Krzysztof Piątek, lieta sorpresa dell’inizio di stagione del team rossoblu.
Il 23enne centravanti arrivato in estate dal KS Cracovia, aveva finora realizzato ben 19 reti (13 in campionato e 6 in Coppa Italia), diventando l’idolo di tutti i tifosi genoani. Da ieri, però, è diventato ufficialmente un calciatore del Milan, grazie all’esborso di 35 milioni di euro da parte del sodalizio rossonero nelle casse del club di patron Enrico Preziosi. La notizia ovviamente non è stata presa bene dai tifosi del Genoa, in particolar modo dal club di supporters rossoblu “Figgi do Zena“, che tramite la propria pagina ufficiale di un noto social network ha lanciato un appello.
I tifosi del club più antico d’Italia, fondato nel lontano 1893, hanno voluto sottolineare la grande amarezza per l’addio di uno dei calciatori più rappresentativi del Genoa attuale, invitando l’intera tifoseria a non acquistare più magliette ufficiali col nome del calciatore sulle spalle. Nel mirino dei tifosi genoani soprattutto il patron Preziosi, che in un momento fondamentale del campionato di serie A, col Grifone in una posizione tutt’altro che tranquilla di classifica, a +6 sulla zona retrocessione, ha avallato la cessione del bomber polacco. “I pochi tifosi presenti lunedì pomeriggio hanno potuto “godersi” l’ennesimo spettacolo dell’autore che sta scardinando la passione dei giovani genoani, che non solo devono vedere dei “paciughi” in campo, ma non hanno mai un campione d’amare, perché stagione dopo stagione viene venduto sempre prima“, si legge nella nota diffusa nelle scorse ore dai supporters liguri. Piatek, inoltre, è soltanto l’ultimo calciatore di livello di cui il Genoa si è privato negli ultimi anni, dopo le cessioni eccellenti di tanti atleti che in maglia rossoblu avevano fatto molto bene. Dal portiere Perin, ceduto alla Juventus per 15 milioni di euro, ai bomber Pavoletti, Simeone e Pellegri, finiti rispettivamente al Napoli per 18 milioni di euro, alla Fiorentina per 15 milioni e al Monaco per 25 milioni. Altri “colpi in uscita” che non piacquero alla tifoseria rossoblu, riguardano i centrocampisti Sturaro e Rincon, ceduti alla Juventus per 14 milioni di euro complessivi, l’uruguaiano classe ’93 Laxalt al Milan per 18 milioni e l’esterno d’attacco argentino Diego Perotti, venduto alla Roma per una cifra vicina ai 10 milioni di euro.
“Vogliamo fare un appello ai genitori di tutti i bambini genoani, NON comprate più magliette del Genoa con i nomi dei giocatori, compratele “neutre” senza nominativi, solo rossoblu, perché l’amore per i colori rossoblu e di quel Grifone sul petto nessuno potrà venderlo!!“, la chiosa finale dei “Figgi do Zena”, che allineandosi alla Gradinata Nord rossoblu, hanno ribadito amore incondizionato per la gloriosa maglia del Genoa ma non hanno risparmiato critiche al proprietario del club.