di STEFANO MASUCCI
Non solo Massimo Coda. Tanti i doppi ex della sfida in programma venerdì tra Salernitana e Benevento, altri 4 se si esclude la punta di Cava de’ Tirreni (clicca QUI per leggere l’articolo sul suo ritorno all’Arechi). Sarà infatti un derby dal sapore speciale per Walter Lopez, Alessandro Tuia, Riccardo Improta, e Pier Graziano Gori. Elementi che hanno contribuito a scrivere la storia recente delle loro rispettive ex squadre, e che venerdì dovranno inevitabilmente fare i conti con il proprio passato, ricordando magari le loro vecchie maglie con un sorriso.
Lopez
Il difensore sudamericano, arrivato alla Salernitana appena settimana fa, si è già candidato per una maglia da titolare nel corso della conferenza stampa di presentazione al Mary Rosy. Arrivato sponda Terni, l’ex Racing Montivideo solo pochi giorni fa non avrebbe potuto prevedere di sfidare la squadra che ha contribuito a portare dalla Lega Pro in Serie A, con una doppia promozione consecutiva che avrà per sempre il sapore dell’impresa storica in terra sannita. Arrivato nel gennaio del 2016, Lopez si è dimostrato elemento imprescindibile sia per Auteri che per Baroni, prima di passare allo Spezia e poi alla Ternana. Infine l’arrivo a Salerno, e la voglia di guadagnarsi subito un posto da titolare, per provare a contribuire nella rincorsa playodd della banda di Gregucci, magari tirando uno scherzetto alla propri squadra.
Improta
Per l’esterno offensivo il ritorno all’Arechi non sarà una novità, in quanto il fratello minore di Giancarlo e Umberto, entrambi calciatori, già l’anno scorso con la maglia del Bari è tornato nel suo vecchio stadio. Forse vecchie ruggini, forse lo scarso impiego nel suo ruolo naturali, non è stato certo il ritorno dei sogni per il 25enne napoletano, che ha avuto anche alcuni battibecchi con Vitale e con i suoi ex compagni di squadra. Senza dimenticare che nel derby di andata, fu proprio lui a trovare il 2-0 lasciandosi andare ad un’esultanza fin troppo accesa.
Tuia
L’ex capitano della Lazio Primavera troverà con ogni probabilità posto solamente in panchina, non per questo il suo ritorno nella città di San Matteo sarà meno emozionante per lui. Ben 143 presenze in granata per il centrale nativo di Civita Castellana nell’arco di 6 stagioni, le ultime delle quali vissute da calciatore bandiera e con la fascia di capitano al braccio. Due gol all’attivo, di cui uno pesantissimo per il ritorno in B (nel derby esterno con il Savoia), e un rendimento altalenante, che anche a causa di infiniti problemi fisici, non gli ha permesso di fare il definitivo salto di qualità all’ombra dell’Arechi. Il 29enne, a fine stagione, non è riuscito a trovare un accordo per il rinnovo del contratto, accasandosi poi a pochi chilometri da Salerno, e annunciando con un video poco gradito in casa granata, il suo matrimonio con “La Strega”. Al momento per lui zero presenze in campionato, ma la soddisfazione di sfidare Icardi e compagni a San Siro nel match di Coppa Italia contro l’Inter.
Gori
“Ghigo” era addirittura titolare nell’ultimo derby dell’Arechi, vinto dalla formazione di Sannino per 2-1. Con Cragno infortunato, toccò proprio alla bandiera giallorossa difendere i pali contro la squadra che due anni prima aveva portato in serie B con a suon di parate. Anche qui, il mancato rinnovo e il ritorno alla casa madre, dove Gori ha passato gran parte della propria carriera, e l’impresa di portare in B per la prima volta nella sua storia il club giallorosso. Poi il ruolo di chioccia, vista anche l’età, prima di Cragno e poi di Puggioni e Montipò.