E’ una notte stregata, è la notte in cui esplode forte la contestazione dei tifosi della Salernitana. Il Benevento conquista per la prima volta nella storia un successo all’Arechi – gli unici successi degli stregoni, infatti, risalgono ai precedenti al vecchio Vestuti – e la rabbia dei supporters del cavalluccio marino si fa sentire forte sul co-patron Claudio Lotito e sul direttore sportivo Angelo Fabiani.
Già al fischio finale, dopo aver spinto forte la squadra ricordando anche Stefano Furlan e il piccolo Elia (il bimbo tifoso del Verona scomparso negli ultimi giorni), dalla Curva Sud si sono alzati cori di contestazione nei confronti della società rea, secondo il cuore caldo della torcida, di non aver rinforzato a dovere la squadra nel corso del mercato di gennaio, venendo meno così all’obiettivo fissato ad inizio stagione di conquistare almeno un posto nei playoff.
Subissato di fischi anche il portiere Alessandro Micai, autore dell’errore decisivo che ha permesso al Benevento di conquistare tre punti fondamentali nella ricorsa alla serie A. L’estremo difensore è uscito per primo dal campo, provando a scusarsi con i supporters. Un gesto che, però, non è stato accolto con favore dallo stadio che ha pesantemente puntato il dito contro il portiere per poi dedicare altri fischi agli altri calciatori usciti a testa bassa dal campo.
Fuori dallo stadio, poi, un capannello di circa 150 tifosi si è creato sotto il settore Tribuna e ha continuato a far sentire tutta la sua rabbia nei confronti di proprietà e ds. Il tutto sotto gli occhi del co-patron Marco Mezzaroma che ha assistito al match dal settore autorità.