di STEFANO MASUCCI
Un po’ di sana sfrontatezza, un pizzico di follia, e la matta voglia di godersi uno spettacolo unico e irripetibile. Questa la ricetta che ha portato Marco, 25enne salernitano, sugli spalti del Celtic Park di Glasgow per la sfida di Europa League tra Celtic e Valencia, gara d’andata dei sedicesimi di finale di Europa League, finita con il punteggio di 0-2. Tutto nasce da una pazza idea, quella di chiedere direttamente a un calciatore del Valencia, l’italiano Cristiano Piccini, di avere in regalo un biglietto per assistere al match dal vivo.
«Lo stadio è già tutto esaurito, non si trova un biglietto. Ho provato a scrivere anche una mail al Celtic, ma purtroppo non hanno potuto far nulla, solo tu puoi aiutarmi, regalami un sogno», la disperata richiesta di un ragazzo cresciuto a pane e pallone che ha visitato diversi stadi nel corso della sua “carriera” di tifoso dello sport più bello del mondo. «Ho visto una gara di Premier League, sono stato a San Siro quando l’Inter ha sfidato Manchester United e Barcellona, ho assistito al derby della Capitale all’Olimpico, ma trovandomi in vacanza a Glasgow non ho resistito alla tentazione di una gara così sentita in uno stadio dove 60mila persone cantano senza sosta per oltre 90′, dove si respira un’atmosfera pazzesca», afferma Marco ancora visibilmente emozionato.
Ed è così che nasce l’idea di scrivere all’unico connazionale tra le due squadre, il 27enne terzino destro cresciuto nella Fiorentina, che Roberto Mancini ha anche fatto esordire in Nazionale lo scorso ottobre, un tentativo disperato, cui difficilmente c’è un seguito. E invece la pronta risposta di Piccini, che come accaduto la scorsa stagione a dei ragazzi italiani in viaggio a San Pietroburgo cui proprio Mancini ha regalato dei biglietti in seguito alla richiesta su Instagram, ha mantenuto la promessa fatta, con tanto di augurio. «Va bene, allo stadio ci sarà il biglietto per te, goditi la partita». Nasce così la “folle” serata di Marco, che ha assistito a un match di Europa League in uno degli stadi più caldi del mondo, un must immancabile per chi ama il mondo del tifo.
A fine partita c’è stato anche l’incontro con l’eroe di giornata, in campo per 78′, che ha aspettato il suo tifoso speciale sotto l’albergo, regalandogli anche la maglietta, per quella che è diventata una serata pazzesca. Un’esperienza cui Marco dava ben poche chance di poter vivere, impresa realizzata grazie a un po’ di sana sfrontatezza, un pizzico di follia, e la matta voglia di godersi uno spettacolo unico e irripetibile. E grazie soprattutto al gesto signorile di Piccini, che ha deciso di rispondere alla richiesta capitatagli da uno sconosciuto. E chissà che in futuro Marco non ci riprovi…