“L’unico comportamento comune al gruppo individuato dalla Questura è aver viaggiato in un pullman nel quale sono stati rinvenuti artifizi pirotecnici, e che nello stesso pullman hanno viaggiato alcuni soggetti che all’interno dello stadio hanno lanciato fumogeni”. Lo scrivono i giudici della Seconda Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia nella sentenza che annulla il daspo di gruppo che era stato emesso dalla Questura di Palermo a carico di 45 tifosi della Salernitana in seguito alla trasferta del 29 dicembre 2017 (clicca qui per leggere l’articolo).
Il ricorso, firmato dall’avvocato Lorenzo Contucci, era stato depositato lo scorso 7 maggio. “Dal verbale redatto dal commissariato di Polizia di Bagheria – parole del Tar – non emerge la modalità in cui sono stati rinvenuti gli artifizi nel pullman, nè tantomeno che tutti i suoi occupanti fossero a conoscenza dell’esistenza di tale materiale. Da ciò può facilmente desumersi che non viene indicata nessuna condotta, ascrivibile a ciascuno dei ricorrenti, dai quali possa evincersi la loro partecipazione anche soltanto morale a una pericolosa condotta (…) in assenza di elementi che comprovino la loro partecipazione al trasporto e all’utilizzo del materiale esplodente, della cui esistenza potrebbero anche non esserne stati a conoscenza”. La decisione firmata dal presidente Cosimo Di Paola, dal consigliere estensore Nicola Maisano e dal primo referenderaio Francesco Mulieri.
“Alla luce di tali considerazioni, il ricorso deve essere accolto con conseguente annullamento del provvedimento impugnato”, è il verdetto che pone fine all’odissea dei tifosi della Salernitana colpiti dal daspo di gruppo quattordici mesi fa e che ora potranno tornare allo stadio.