Gol e divertimento nella finale del “Trofeo Scardina“, che oggi sul campo Urbetevere di Roma ha visto trionfare il Frosinone Under 16 guidato dall’ex attaccante della Salernitana, David Di Michele.
Una partita molto combattuta, tra le due migliori squadre dei gironi laziale e campano, con i ciociari che hanno dimostrato d’essere più cinici sotto porta ed alla fine si sono aggiudicati meritatamente il trofeo. Dopo una buona partenza dei granatini, con due nitide occasioni da gol non sfruttate da Dommarco e Capone, al 12′ è passato il Frosinone, grazie al gol dell’attaccante Battisti, abile a concludere una buona ripartenza dei gialloblu che ha trovato scoperta la retroguardia del cavalluccio marino. Il numero 10 dei ciociari, poi, ha siglato anche il raddoppio al 40′, depositando la sfera ancora alle spalle di Pellecchia. Nei minuti conclusivi della prima frazione, Eordea ha fallito un gol che avrebbe potuto riaprire il match. Nel secondo tempo, invece, i ciociari hanno calato il tris al 9′, quando dagli sviluppi di un corner, il subentrato De Iulis di testa ha realizzato il 3-0. Un minuto più tardi, però, la Salernitana ha provato a riaprire la gara, con Froncillo che di testa, in area di rigore, ha trovato il tempo giusto per battere l’estremo difensore Vilardi. Quest’ultimo, poi, ha blindato il risultato di 3-1, chiudendo lo specchio ad Accietto.
Nonostante la sconfitta, i ragazzi di Mario Landi hanno terminato comunque la kermesse a testa alta, dopo aver fatto bottino pieno nel girone B. Prima della finale, infatti, il team granata Under 16 aveva conquistato tre vittorie contro Cavese, Casertana e Juve Stabia, esprimendo anche un buon calcio. Tra i vari babies utilizzati dal trainer dell’ippocampo, s’è distinto soprattutto Russo, premiato al termine della contesa come miglior calciatore del torneo. “Abbiamo disputato una buona partita ma loro sono stati più bravi”, le dichiarazioni rilasciate al termine dell’incontro dal vice capitano dei granatini in maglia numero 4, uscito tra gli applausi anche degli avversari.