di STEFANO MASUCCI
Si dice che i numeri non mentono mai. E anche quelli, (d’altronde non potrebbe essere il contrario), certificano un rendimento da horror, che può seriamente costare la permanenza in serie B. Quelli collezionati da Gregucci nelle 20 partite della sua gestione fanno letteralmente impallidire. A partire dai punti conquistati, appena 18, per una media di 0,9 punti a partita che proiettati sulle 36 giornate di campionato totale (Gregucci è subentrato a Colantuono), consegnerebbero appena 32 punti, che sarebbero già valsi la retrocessione diretta alla Salernitana.
Anche la voce alle reti subite è da brividi, nonostante nelle prime due giornate dopo il suo terzo arrivo sulla panchina granata, con Foggia e Cosenza, Micai e compagni non abbiano subito reti al passivo. Poi ne sono arrivate a grappoli, ben 35 per esattezza, quasi due di media a partita, che insieme alle 20 incassate nella gestione Colantuono assestano il dato finale a 55, cifra che fa della retroguardia granata la seconda peggiore del torneo, dopo il Carpi, fanalino di coda della serie B e retrocesso in serie C. E’ andata meglio (si fa per dire), sotto il punto di vista offensivo, con 23 reti messe a segno in 20 giornate, poco più di un gol a partita. Numeri impietosi, che purtroppo certificano un fallimento tecnico sotto ogni punto di vista. Specie tra le mura amiche, dove la Salernitana ha collezionato 6 sconfitte in 10 giornate, collezionando appena 10 punti (solo il Carpi ha fatto peggio nelle ultime 10).