Era il lontano 23 maggio del 1989 quando un gruppo di amici della provincia di Salerno, accomunati dalla passione per la Salernitana, decise di fondare una sigla che oggi rappresenta una delle più longeve al seguito del club dell’ippocampo. Fu così che a Mercato San Severino nacque l’Igus, acronimo di Indociles Grex Ultrà Salerno, che oggi festeggia il trentesimo compleanno.
Nel cuore di San Severino, a mezzanotte è spuntato uno striscione, accompagnato da alcuni fumogeni granata: “Da 30 anni sventola la nostra bandiera…cambiano i volti ma non i pensieri, della nostra storia ne andiamo fieri!“. Con questo messaggio con vernice nera e firma granata su carta bianca, i ragazzi dell’Igus hanno voluto celebrare l’importante ricorrenza del proprio gruppo, che esordì al Vestuti trent’anni fa, per poi vivere tutta l’epoca dell’Arechi al fianco del cavalluccio marino. I drappi che contraddistinguono i “ragazzi del 1989”, hanno fatto bella mostra in tantissimi stadi italiani che hanno visto di scena la Salernitana. Dagli impianti di serie A, conosciuti quando il gruppo s’apprestava a festeggiare il decennale, fino ai piccoli ed a tratti inospitali campi di serie C2, “assaggiati” sette anni addietro, nel secondo anno di gestione Lotito-Mezzaroma.
Un lustro fa, quando la Salernitana guidata da Leonardo Menichini vinceva il torneo di serie C, riconquistando la cadetteria, il gruppo con sede a San Severino festeggiava i 25 anni nello spicchio di curva lato distinti. Dalla ringhiera dell’anello superiore della curva Sud verso quello inferiore, fu esposto un telone grigio con i colori della città di Salerno in basso, per festeggiare l’importante traguardo di militanza al seguito dei granata. Al centro della “mini scenografia” inscenata nella Sud, c’era la data di fondazione insieme al simbolo del gruppo, ovvero Obelix, il personaggio dei fumetti, coprotagonista della serie “Asterix” ideata da René Goscinny e Albert Uderzo. Cinque anni dopo, la Salernitana è ritornata nelle mani di Menichini ma è ancora in attesa di conoscere il proprio futuro, a causa dei ricorsi di Foggia e Palermo e delle sentenze che stanno caratterizzando la post season. L’incertezza sportiva, però, non ha impedito agli ultras granata di festeggiare il trentennale, pur con un velo di tristezza per la scomparsa di “zio Nicola”, uno dei fondatori storici del club, venuto a mancare qualche giorno fa per gravi problemi di salute.
A meno di un mese dal Centenario della Salernitana, dunque, un traguardo importante per una delle anime storiche del tifo della Curva Sud Siberiano.