Sono passati vent’anni dalla strage della galleria Santa Lucia, tragedia che tolse la vita a Vincenzo Lioi, Ciro Alfieri, Giuseppe Diodato e Simone Vitale. Come ogni anno, dopo quel maledetto 24 maggio quando il treno di ritorno da Piacenza, dove la Salernitana conobbe l’amarissimo sapore della retrocessione in serie B, prese fuoco causando la morte dei 4 tifosi granata, si è celebrata la commemorazione in ricordo delle vittime del rogo. Mentre già nella nottata in città venivano esposti diversi striscioni in loro ricordo, si sono presentati al cimitero di Brignano, per un momento di preghiera e per deporre un mazzo di fiori sulle loro tombe, le istituzioni cittadine, e la dirigenza del club granata, capitanata da Salvatore Avallone, team manager, presenti l’ex calciatore, oggi dirigente Alberto Bianchi, e l’addetto stampa Gianluca Lambiase.
C’era anche il sindaco Vincenzo Napoli, in compagnia dell’assessore allo sport Angelo Caramanno, e dell’assessore alle politiche giovanili Mariarita Giordano, oltre a diversi consiglieri comunali. Presenti sul posto, anche tanti tifosi dell’ippocampo, anche loro anno dopo anno presenti per commemorare quattro ragazzi strappati alla vita troppo presto.
“Vanno ricordati ogni anno perché hanno legato la loro vicenda umana al tifo per la squadra. Devono essere onorati, erano giovani e non meritavano tutto ciò. La loro morte sia da esempio per ricordare che i valori dello sport non devono sfociare in azioni violente e disumane, solo così si può immaginare che questo sacrificio non sia stato inutile“, le parole del primo cittadino salernitano.