di STEFANO MASUCCI

Grande Salerno!”. Vigoroso, enfatico, catalizzatore, Vincenzo De Luca era presente alla festa organizzata dal Comune. Il governatore della regione Campania è stato chiamato sul palco per premiare Roberto Breda, e tra gli elogi alla piazza e i complimenti al capitano granata, non è mancata una stilettata alla proprietà.

Essere salernitani vuol dire combattere. Essere salernitani vuol dire non arrendersi mai, né in campo né fuori dal campo. Cento anni sono una grande storia, voglio ricordare quattro ragazzi che non ci sono più, quattro ragazzi che sono morti sul treno. Voglio ricordare il Siberiano che non è più tra noi e la sua famiglia, voglio ricordare Bruno Carmando, Peppino Soglia, Plaitano. Una storia di cento anni, che è fatta di memorie, di speranze, ma anche di dolori. Abbiamo avuto tante sofferenze in questa storia, ma anche tante gioie, tante emozioni. Quella partita che abbiamo fatto al San Paolo è indimenticabile, quella promozione è indimenticabile, resterà nella nostra vita. E se siete qui in tanti è perché questa storia si è legata alla nostra vita, ai nostri anni, alle nostre memorie, ai nostri padri, a quello che non ci sono più, per questo siamo una grande famiglia, per questo grande Salerno!”. 

Dopo l’anno calcistico appena terminato dopo una salvezza arrivata con immane sofferenza, per l’ex primo cittadino di Salerno è arrivato ora il momento della chiarezza. “C’è una cosa caro Roberto, che distingue i ragazzi dei quartieri e la tifoseria di Salerno. La tifoseria di Salerno è la più grande d’Italia perché non ha mai coltivato la violenza, conosce i valori dello sport, della lealtà, del rispetto sportivo. Abbiamo fatto tante cose, ricordo momenti difficili, quando siamo andati in serie A,  abbiamo dovuto fare in due settimane la doppia recinzione, un miracolo. Un’ultima cosa, quest’anno abbiamo sofferto, voglio dire a tutti che questa città, questa tifoseria e questa storia meritano rispetto. Sappiamo tutti che l’anno prossimo non potrà essere un anno di sofferenza, abbiamo bisogno di programmazione, di investimenti e di amore per la città e per la maglia granata. Chi ci sta ci sta, chi non ci sta non ci sta, abbiamo diritto di gioire il prossimo anno. Io sono qui per ringraziare i ragazzi dei quartieri e i calciatori che hanno onorato la maglia granata, che ci hanno regalato soddisfazioni ed emozioni. Quest’uomo (Breda), è stato un grande calciatore, un grande sportivo e un uomo di grande umanità, un grande esempio per tutti noi, e auguri a Livorno”.

Applausi scroscianti di tifosi ed ex calciatori, ieri davvero tutti erano d’accordo su una cosa. La Salernitana merita di più.

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