Nella giornata di ieri, la Salernitana ha ufficializzato il passaggio alla Lazio del baby Alessandro Russo. Il biondo centrocampista classe 2003 ha firmato il contratto con il sodalizio biancoceleste, dove proverà a continuare il processo di maturazione al fine di coronare un sogno, cioè quello di diventare calciatore professionista.
Per quanto fatto vedere in questi anni a Salerno, Russo ha dimostrato d’avere testa e gambe per poter puntare in alto e l’esperienza a Formello arriva nel periodo giusto della sua carriera. La sensazione, infatti, è che il classe 2003 possa crescere con il settore giovanile del team biancoceleste, per poi far ritorno proprio all’ombra del Castello Arechi, come accaduto lo scorso anno per il centrocampista Andrea Vignes. Anche l’ex capitano dell’Under 16 di Mario Landi, infatti, nella precedente stagione firmò per la Lazio e dopo l’esperienza maturata con l’Under 17 capitolina, ha fatto rientro a Salerno, dove quest’anno sarà perno della “nuova” formazione Primavera dell’ippocampo, guidata da un ex collaboratore di mister Angelo Gregucci, Antonio Rizzolo.
Anche per Russo, dunque, potrebbe profilarsi un’esperienza simile, che gli consenta di crescere in un vivaio comunque importante come quello laziale, agli ordini di Paolo Ruggeri. Un’operazione tra i due club capitanati da Claudio Lotito che potrebbe “danneggiare” i granatini Under 17 nell’attuale stagione, togliendo a Landi un perno del suo scacchiere tattico, ma allo stesso tempo dovrebbe rappresentare una crescita importante per il calciatore, che in futuro sarà nuovamente a disposizione del team del cavalluccio marino.
Per il baby nativo di Montoro, non si tratta della prima esperienza con la categoria Under 17, dato che già nella passata stagione aveva disputato “sotto età” alcuni match con la Salernitana guidata inizialmente da Emanuele Ferraro ed in un secondo momento da Ernesto De Santis. Proprio col tecnico salernitano, Russo era “esploso” in Under 15, due anni fa, nella squadra che raggiunse i playoff e s’arrese poi al Torino. In quell’undici, il centrocampista dei granatini si ritagliò un ruolo importante, grazie anche alla sua duttilità tattica. Nel corso di questi anni, infatti, Russo ha agito sia da playmaker che da interno di centrocampo, dimostrando di saper abbinare quantità e qualità. Generoso in mezzo al campo, abile ad interrompere trame di gioco avversarie ma pure a far ripartire l’azione, il baby calciatore campano si è guadagnato la fiducia sia di mister De Santis sia di Mario Landi. Nell’ultima stagione con i granatini Under 16 – prima di aggregarsi come giocatore “sotto età” alla truppa granata Under 17 -, Russo ha messo a segno 5 reti, di cui 4 su calcio di rigore. Dotato di un buon piede destro, il biondo centrocampista ha dimostrato d’avere i numeri per diventare un atleta di buon livello, come confermano anche i premi da “miglior calciatore di torneo” ottenuti in due competizioni, quali il “Trofeo Ignazio Scardina” (perso dai granatini in finale a Roma contro il Frosinone) ed il torneo cilentano “Le virtù del Sele“.
Da segnalare anche la grande personalità, in campo e nello spogliatoio, che gli è valsa anche la fascia di capitano in diverse occasioni. Pur non essendo mai partito con i “gradi” di capitano della squadra, infatti, Russo si è fatto apprezzare dai suoi allenatori per le qualità tecniche e umane, riscoprendosi “leader silenzioso” sia con l’Under 15 che con la formazione Under 16 e stringendo attorno al braccio la fascia nelle occasioni in cui mancava il capitano dei granatini.
Pronto a questo “addestramento” nella Capitale, il baby di Montoro spera di ritagliarsi un ruolo importante anche con la formazione Under 17 della Lazio, per diventare un calciatore ancor più maturo e completo e magari essere in futuro un perno della Salernitana.
fonte foto: sslazio.it