di STEFANO MASUCCI
C’è anche un po’ di Virtus Arechi Salerno sul tetto del mondo. Riflessi d’oro per la compagine di patron Nello Renzullo, grazie alle due medaglie dal metallo più prezioso conquistate ai Mondiali di basket over 40 e over 50 rispettivamente da Njegos Visnjic e Pino Corvo. Il lungo di origine serba, tornato da Helsinki non solo con l’oro ma con la riconferma nel roster salernitano per la stagione 2019/2020 e il direttore sportivo nativo di Battipaglia, sono stati protagonisti dei Mondiali Maxibasket tenutisi in Finlandia, che hanno visto l’Italia fare incetta di trofei, in virtù della tripletta suggellata anche dal successo della formazione over 55 (la competizione prevede categorie che arrivano anche agli over 75). Un percorso netto quello delle tre selezioni, che hanno imposto il loro dominio anche contro avversarie di spessore, su tutte le rappresentative di Stati Uniti e dei paesi dell’Est.
Nell’ultimo atto della competizione, giocata contro i padroni di casa della Finlandia, Visjnic è stato protagonista assoluto, in virtù dei 24 punti messi a segno che ne hanno fatto il secondo miglior marcatore del match terminato con il punteggio di 85-66 in favore degli azzurri. In squadra con lui Francesco Forino, cestista di Angri con alle spalle otto campionati di serie C vinti in giro per lo Stivale, prima di tornare a giocare nella propria terra d’origine. Curioso caso del destino, è stato proprio Pino Corvo a “suggerire” a coach Ritacca l’innesto dei due cestisti che conosce personalmente nel team che sarebbe partito per la spedizione scandinava.
Dopo aver svestito i panni del ds, Pino Corvo è ritornato poi al basket giocato, conquistando il suo ennesimo trionfo nei Mondiali Maxibasket, dopo i successi ottenuti con le selezioni over 40 e over 45 (3 ori mondiali, 3 ori europei e una World League). In finale Corvo e compagni hanno piegato 74-62 la Serbia, grazie anche agli 8 punti, e alla consueta fisicità del “ragazzino” battipagliese, che dopo aver gioito insieme ai suoi compagni di squadra allenati da coach Lardo è già pronto per tornare al lavoro. “Stiamo costruendo una buona squadra, la Virtus Arechi sarà ancora una volta una formazione competitiva, speriamo solo di risolvere il problema relativo alle strutture.Finora le istituzioni non ci hanno fatto sapere ancora nulla”. Il rischio di vedere sparire la pallacanestro a Salerno è alto, specie dopo il comunicato di qualche giorno fa di Nello Renzullo, patron della compagine blaugrana. “È una situazione paradossale –afferma Corvo-, se vincesse il campionato dovrebbe andare a giocare altrove, può mai tifare per non vincere? È un peccato, perché il presidente ci mette tanto entusiasmo e tanta passione, oltre ai soldi che investe a fondo perduto senza recuperare niente. La Virtus per quest’anno resta a Salerno, ma ci stiamo guardando intorno per vedere se almeno in provincia c’è qualche struttura adeguata alle nostre esigenze che possiamo utilizzare. Ma una cosa è certa, l’anno prossimo le cose dovranno cambiare. Il presidente ha declinato tante situazioni a partire da Avellino, perché è innamorato di Salerno e ha preso casa qua”. In attesa di conoscere quale sarà il suo futuro, la Virtus Arechi nel frattempo si può rispecchiare nei riflessi dorati conquistati domenica.