di SILVIA RIZZELLO

In un mondo in cui tutti vogliono essere Muhammad Alì, lui crede negli esseri umani.
Con la sua inconfondibile voce Marco Mengoni, nella serata di ieri, è tornato a infiammare il palco del PalaSele per l’unica tappa autunnale in Campania del suo ATLANTICO TOUR.
Dopo lo show dello scorso 18 maggio – sempre a cura di Anni60 produzioni – il cantante laziale è tornato a Eboli per regalare altre emozioni alle centinaia di fan provenienti da più parti del Mezzogiorno.
Quelle che Mengoni canta sono parole in circolo che si muovono per arrivare a quello che per lui è l’essenziale, ovvero la musica. E così, in un live di due ore e poco più, si sono rincorse le note e le melodie delle sue canzoni più note come Ti ho voluto bene veramente, Pronto a correre, Guerriero, L’essenziale, Esseri umani e Io ti aspetto, intervallate ai suoi successi più recenti come Muhammad Alì, Hola e Duemila volte che ha concluso lo show.
L’artista vincitore di X factor nel 2009, del Festival di Sanremo nel 2013 e più volte dell’MTV Europe Awards come Best Italian Act nei suoi testi tratta il tema dell’amore in ogni sua forma e sfumatura, senza alcuna distinzione per poter arrivare a toccare il profondo di ogni cuore. E durante il suo show, intervallato da monologhi e da arricchito da una scenografia costantemente in movimento, Mengoni non ha solo dimostrato le sue impressionanti qualità canore, ma ha anche aperto il suo cuore ai fan campani che lo hanno ringraziato con striscioni e coreografie. Un affetto al quale il cantante, nonostante i dieci anni di carriera all’attivo, sembra ancora non essere abituato e che suscita in lui ancora emozioni genuine. «Tante volte si guarda alla superficie quando invece bisognerebbe essere più gentili verso il prossimo – ha detto Mengoni dal palco del PalaSele – Ricordiamoci che davanti a noi avremo sempre degli esseri umani, delle persone che hanno un cuore, una sensibilità e delle emozioni e che possono essere anche fragili delle volte. Quindi bisogna stare un po’ più attenti, basta diffondere odio». Ed è così che ogni cosa tornerà all’origine, a quello che è l’essenziale.

Foto di Alfonso Maria Salsano per Anni 60 produzioni  

Notizie Simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *