Un secco “no” alla trasferta contro la Juventus, come forma di protesta verso il caroprezzi. In un comunicato diffuso in queste ore, il gruppo ultras Boys Parma 1977 ha annunciato la propria assenza nel match in programma domenica 19 gennaio, alle 20:45, all’Allianz Stadium di Torino.
Una sfida che, storicamente, è molto sentita dai tifosi gialloblu, per la forte rivalità esistente tra le due squadre. Tuttavia, gli ultras parmensi hanno deciso di rinunciare al match per dignità ed orgoglio, nel solco d’una protesta verso i prezzi elevati per assistere alle partite. Insieme a tante altre tifoserie del Belpaese, infatti, quella del Parma è stata tra le prime ad appoggiare la protesta “prezzi popolari per stadi popolati”, portata avanti da numerosi gruppi ultras alla luce dei prezzi faraonici fissati da alcune società. Dopo la trasferta al San Paolo di Napoli, i supporters emiliani hanno deciso di rinunciare per il medesimo motivo anche a quella di Torino contro i bianconeri. Al pari del club partenopeo capitanato da Aurelio De Laurentiis, infatti, anche la Juventus di Andrea Agnelli quest’anno ha deciso di non applicare tariffe “low cost” nei vari settori dello stadio, fissando il ticket per il settore ospiti a 43€. Un costo eccessivo, a detta dei Boys Parma, che a tal proposito hanno invitato tutta la tifoseria emiliana a disertare l’affascinante sfida contro i bianconeri guidati da Maurizio Sarri. Una diserzione che, però, avrà un nobile scopo, in quanto gli ultras appartenenti alla storica sigla del movimento parmense, hanno già pensato di adoperarsi per fare beneficenza. Di seguito, il comunicato integrale diffuso proprio dai Boys:
“JUVENTUS PARMA 43€ È UN PREZZO IMMORALE….PREFERIAMO DONARE
La trasferta di Bergamo, grazie all’accordo di reciprocità tra le due società Parma e Atalanta che hanno fissato il biglietto a 16 euro, ha visto la presenza di un migliaio di parmigiani al seguito della squadra. Dopo Napoli, anche la Juventus fissa il biglietto addirittura a 43 euro, una cifra decisamente troppo alta, fuori dalla portata per un settore popolare, un prezzo immorale verso chiunque, per un genitore che vorrebbe portare un figlio allo stadio, per una famiglia, per una compagnia di tifosi, per gli Ultras, per chi ama la propria squadra, per chi al giorno d’oggi crede ancora che allo stadio ci siano quei valori che nella vita di tutti i giorni oramai non si incontrano più. Anche in questa occasione DISERTEREMO, invitando tutta la tifoseria a farlo, lasciando vuoto il settore ospiti dello Juventus Stadium, e chiediamo a tutti quelli che appoggiano l’iniziativa, e che sarebbero andati a Torino ad un prezzo normale, di appoggiarci in un’iniziativa benefica: invece che speculare sulla nostra passione, il nostro denaro lo doneremo. Allo stadio con il Lecce faremo una raccolta benefica per il reparto di Oncologia Pediatrica, dove ognuno donerà una somma che rappresenti l’ipotetica cifra che vorremmo spendere per un biglietto di Curva.
Speriamo che la lega ascolti le proteste dei tifosi in tutta Italia e che regolarizzi i prezzi d’accesso agli stadi, magari mettendo dei tetti massimi come accade in Francia, in modo che nei nostri stadi ci siano sempre dei settori che mantengano i prezzi popolari.
PREZZI POPOLARI PER SETTORI POPOLATI.”
fonte foto: sportpeople.net