Non parla di mercato Gian Piero Ventura ma lancia messaggi all’intero ambiente. Il tecnico della Salernitana ha presentato la sfida col Cosenza concentrandosi sia sui silani che sul momento granata. “Mi aspetto continuità nella prestazione, abbiamo avuto mesi precedenti per fare e disfare, fare qualcosa di buono e poi cancellare tutto. Abbiamo capito cosa serviva a questo gruppo per evitare cadute come La Spezia. Si tratta di una verifica contro una squadra che non fa giocare, una tappa contro una compagine molto determinata e che crea pericoli. E’ una verifica per mentalità ed approccio tattico alla partita. Nutro ambizioni che spero questa squadra abbia perché serve svoltare nella preparazione della partita, nella consapevolezza sia nelle prestazioni che nei semplici allenamenti”. Nessun indizio sulla formazione: “Ho un dubbio in attacco perchè Gondo ha un problemino ma Giannetti e Jallow stanno molto bene”.
Poi sulla protesta dei tifosi, chiedendo alle parti uno sforzo per provare a ricucire lo strappo. “Ero vergine di queste problematiche. Ho scoperto cose che non sapevo e ne ho preso atto. Non parlo più di pubblico rispetto all’inizio della mia avventura, oggi non ha più senso parlare di portare gente all’Arechi perché ho messo a fuoco la situazione. Ora dobbiamo continuare a lavorare senza rimangiarmi nemmeno una parola rispetto a quanto detto in passato. L’obiettivo resta quello di costruire, dare una consistenza e una cultura calcistica ai miei ragazzi per ottenere risultati e fortificare uno zoccolo duro che nel prossimo futuro possa esplodere. Come ogni matrimonio c’è bisogno che società e tifosi s’incontrino per chiarire, come moglie e marito davanti ad un piatto di spaghetti”.
Infine su Cerci e Firenze. “Cerci? Sta lavorando, sono stato chiarissimo con lui: è venuto a Salerno per il fare calciatore di un certo spessore e non di bassa serie B. Doveva rimettersi in discussione e trovare la condizione: sta lavorando, fa mattina e pomeriggio con un’intensità mai avuta. Fra una settimana o avremo Cerci o non lo avremo più. Su Firenze invece è un giocatore che ho voluto perché ha qualità ma per mille motivi ha incontrato difficoltà sue. Era di fronte ad un bivio: grande reazione o fare un passo indietro e noi non possiamo aspettarlo. Ha il desiderio di andare a giocare e mi auguro possa trovare una soluzione. Gli manca e gli auguro di trovare la voglia e la rabbia di diventare un calciatore importante. Non ho niente contro il calciatore, perché l’ho voluto io”.