di STEFANO MASUCCI

Non è una notte di quelle da tramandare ai posteri, ma sicuramente può essere un nuovo inizio, un vero inizio. Quello di Alessio Cerci con la maglia della Salernitana, casacca che ha indossato per appena 50′ fino alla gara di ieri. Troppo poco in 8 mesi per il pupillo del tecnico Gian Piero Ventura, che sperava di puntellare definitivamente la rosa a sua disposizione con l’ingaggio dell’ex Torino. E invece dopo oltre un anno è arrivata la prima da titolare, con l’ippocampo sul petto e un Arechi (semi-vuoto), pronto a spingere il talento di Valmontone, galvanizzato dalle prime giocate positive e trascinatore per almeno un’ora dei suoi. Ventura è stato chiaro, si aspetta molto di più, o meglio spera di vedere il “vero” Cerci, che a detta dell’ex ct azzurro “E’ tutta un’altra cosa“, ma nel frattempo chi per mesi ha atteso un lampo, una giocata, può almeno ritenersi soddisfatto per la prima da titolare del numero 7, che ha sfiorato due volte la rete nel primo tempo e confezionato l’assist al bacio per il 2-0 di Karo. Poca roba rispetto ad aspettative e potenzialità, sia chiaro, ma come nuovo inizio non poteva esserci esordio migliore. E il calciatore sembra aver gradito il supporto dei 5mila dell’Arechi, pronti ad applaudirlo a scena aperta al momento della sua uscita dal campo.

E mise il cuore dentro alle scarpe, e corse più veloce del vento, Grazie Salerno“,  il social pensiero affidato a un post su Instagram, che ha subito scatenato commenti e like. Se, per dirla alla De Gregori, un calciatore si vede dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia, la strada sembra essere ancora lunga, ma la speranza è che Cerci abbia finalmente imboccato il sentiero della sua rinascita. In granata.

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