di EDOARDO CIOFFI
L’immagine dell’infermiera dell’ospedale di Cremona, stremata dopo i tanti turni consecutivi di lavoro, è diventata il simbolo della lotta al Covid-19. Ormai da giorni, infatti, l’istantanea della donna visibilmente provata per le numerose ore di lavoro, sta spopolando sul web e rappresenta al meglio ciò che il personale sanitario sta facendo per provare ad arginare l’emergenza. L’impegno, il sacrificio, il concetto di “andare oltre”, che medici, infermieri e tutte le altre figure professionali operanti nelle strutture ospedaliere stanno mettendo in pratica per fronteggiare l’infezione da Coronavirus.
Il momento in cui l’infermiera, priva di forze, si concede una pausa, poggiando la testa sopra un lenzuolo posto su una scrivania, vicino alla tastiera di un pc, è stata la fotografia simbolo del periodo delicato che l’Italia sta vivendo. Quel momento in cui una donna, prima ancora che infermiera, recupera le energie necessarie per tornare prontamente in trincea, nel reparto di uno dei nosocomi maggiormente interessati dal contagio, è stato immortalato da un medico dell’ospedale di Cremona. In quello scatto, effettuato alle 6 del mattino dopo una nottata trascorsa tra prelievi e assistenza ai pazienti positivi al Covid-19, c’è tutta la professionalità e l’abnegazione di chi non ha voluto far mancare il proprio apporto, “lottando” in prima linea. La foto è diventata anche il simbolo degli ultras del calcio della città lombarda, che tramite la propria pagina Facebook hanno voluto rendere omaggio al personale medico che da giorni “combatte” a testa alta tra le corsie del nosocomio cittadino.
Il gruppo “Underfives Cremona”, infatti, ha individuato nella foto dell’infermiera stremata, la “copertina” migliore per descrivere queste ore di ansia e paura che stanno attanagliando l’intero Paese.
“Essere Ultras significa anche essere innamorati della propria città, la nostra Cremona sta vivendo giorni difficili ed è nostro dovere far comprendere a tutti coloro che ci vedono come degli esempi che c’è bisogno della collaborazione di un intero popolo per tornare il prima possibile alla normalità”, si legge nella nota apparsa sui canali social ufficiali della Curva della Cremonese. Lo zoccolo duro del tifo lombardo aveva diffuso sulla propria pagina la foto in questione, proprio per ringraziare il personale sanitario impegnato in turni massacranti di lavoro.
Un mondo del tifo che, in diverse parti del Belpaese, è molto attivo e si sta adoperando per provare a sensibilizzare le rispettive realtà, dando pure un contributo economico. Diversi, infatti, i gesti dall’animo nobile che si sono registrati in questi giorni particolarmente difficili, dove le città si stanno svuotando e la gente sta rimanendo responsabilmente a casa, evitando assembramenti.
Proprio i gruppi del tifo organizzato, “demoni” per alcuni mass media in molti casi, stanno cercando di dare l’esempio, con aiuti concreti ad ospedali e fondazioni impegnate nel sociale. Oltre alla Curva Nord di Bergamo, che ha deciso di donare 40mila euro al nosocomio cittadino (clicca qui per leggere l’articolo), anche a Brescia sono state raccolte e devolute ingenti somme per la “Comunità Bresciana Onlus” e per la “Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia”, rispettivamente dalla Curva Nord Brescia e dal gruppo Brescia 1911. Tantissimi, inoltre, i comunicati e gli striscioni apparsi in svariate città, da Nord a Sud, per supportare il lavoro di medici e infermieri. Perché ora è il momento delle responsabilità ed ognuno deve fare la propria parte. “Andare oltre”, per sconfiggere l’emergenza Covid-19 e tornare alla normalità in tutti gli ambiti.