di SABATO ROMEO
“Lotito vuole portare a compimento tutti i suoi progetti con la Salernitana”. L’ammissione arriva da Arturo Diaconale, voce per radio, tv e giornali oltre che penna di Claudio Lotito. “Condividiamo le linee guida del suo pensiero, rispondere per conto suo non mi crea problemi anzi mi stimola”, ammette il direttore dell’area comunicazione della Lazio, il cui profilo social è diventato gettonatissimo in virtù dell’emergenza Coronavirus e delle polemiche legate al mondo del calcio. Pensieri e parole taglienti affidate al suo “taccuino biancoceleste”, parando e rispondendo in maniera pepata alle stoccate tutt’altro che in punta di fioretto arrivate da diversi personaggi illustri del mondo del calcio e con destinatario sempre il “solito” Lotito. Spada affilata a tinte biancocelesti con qualche sfumatura di granata, come per la risposta tutt’altro che disinteressata recapitata ad Aldo Spinelli, patron di un Livorno spacciato in serie B, lì dove la Salernitana sogna di poter riprendere la sua rincorsa ai playoff.
Arturo Diaconale, è pesante essere il portavoce della figura calcistica più chiacchierata nel panorama nazionale?
Assolutamente no, anzi, mentirei se dicessi che tutto questo possa crearmi dei problemi. In realtà in parte mi diverte anche. Con Claudio condividiamo la schiettezza, una visione condivisa delle cose. Così come la chiara volontà di dover ripristinare al più presto la normalità nel mondo del calcio ma non solo.
Lei è uno stretto collaboratore da Lotito da anni in chiave Lazio. Le ha mai parlato della Salernitana?
Non abbiamo mai avuto la possibilità di confrontarci sulle dinamiche legate alla Salernitana anche perché mi interesso solo della Lazio. Posso dire però con certezza che ci tiene tanto. Ha un legame puro e sincero verso la piazza di Salerno. Nutre ambizioni che per lui sono tutto, così come la fame di portare a compimento tutti i suoi progetti.
Da uomo di calcio, non le ha mai parlato della questione multiproprietà legata intorno all’articolo 16 bis delle Noif?
Anche su questo tema non ne sono conoscenza. Ma intuendo dove si vuole andare a parare posso ribadire che Lotito è un uomo pragmatico, imprenditore che bada molto al concreto. Quando si presenterà questo problema lo si affronterà e lo supererà come ha sempre fatto. Di sicuro posso dire che vuole bene in egual modo a tutte le sue creature. E penso possa bastare.
Ritornando alla situazione legata all’emergenza Coronavirus, sembra sempre più possibile che la Figc attui la linea voluta proprio da Lotito.
E sarebbe una grande e soprattutto meritata vittoria. Sin da quando i campionati si sono fermati, Lotito ha sempre spinto per la ripresa delle attività quando la situazione sanitaria nazionale l’avrebbe permesso. Sulla sua strada ha trovato tanti ostacoli, a volte anche per il pregiudizio dei colleghi nei suoi confronti. Ma se a maggio o a giugno si dovesse ripartire, allora vorrebbe dire aver trionfato su tutta la linea.
Ostacoli che portano il nome di Agnelli, Cellino, Spinelli?
Sono polemiche che lasciano il tempo che trovano. Quelle che non sono piacevoli e meritano risposte piccate sono le battaglie mediatiche in cui gli ipocriti provano a nascondersi dietro facili slogan. Non è ammissibile trincerarsi dietro frasi come “come si fa a scendere in campo quando ci sono tanti morti” per provare a nascondere i propri interessi personali.
Infine, come si collabora con un presidente come Lotito?
“Claudio è un grande imprenditore oltre che un uomo vulcanico. Mi sono avvicinato a lui anni fa e col passare dei giorni ho imparato ad apprezzarlo. Sa essere un presidente molto presente, legato ad affetti e valori. Tutti aspetti fondamentali per raggiungere gli obiettivi prefissati”.
(dal quotidiano “La Città” del 19/04/2020)