La notizia rimbalzata sul web e sugli organi di stampa nelle scorse ore, circa la possibilità di veder giocare il Pordenone al “Nereo Rocco”, ha fatto molto rumore a Trieste. Puntuale, infatti, è arrivata la presa di posizione della Curva Furlan, cuore pulsante del tifo giuliano, che si è fermamente opposta alla disputa delle gare interne dei ramarri a Trieste.

Vista la concomitante ripresa dei campionati di serie A e serie B, la “Dacia Arena” di Udine, che ospitava a settimane alterne le gare casalinghe di Udinese e Pordenone, non sarà più disponibile per entrambe le squadre. Il 30 giugno, inoltre, scadrà l’accordo tra i club per l’utilizzo dell’impianto anche da parte dei neroverdi allenati da Attilio Tesser e la famiglia Pozzo non ha intenzione di rinnovare la collaborazione. Il patron del Pordenone, Mauro Lovisa, si è subito tutelato, chiedendo informazioni al comune di Trieste e alla società Triestina per l’utilizzo dello stadio cittadino. Manca ancora l’ufficialità ma, stando alle ultime indiscrezioni, l’accordo sembrerebbe cosa fatta. A partire dal mese di luglio, dunque, la “nuova” casa del Pordenone per il prosieguo del torneo cadetto (che si chiuderà proprio con il match Pordenone-Salernitana, ultima giornata della regular season), sarà lo stadio dedicato al compianto ex calciatore e allenatore giuliano.

Piccata, però, è stata la risposta degli ultras della Triestina, ai quali non va giù l’idea di “prestare” la propria casa alla società friulana. Due striscioni, infatti, sono apparsi nelle ultime ore proprio in zona stadio, contestando la scelta di “ospitare” il Pordenone al Rocco per l’ultima parte di stagione. “La nostra pazienza ha un limite: andate a giocare a Udine” e poi ancora: “Al Rocco solo la Triestina: avete già sbagliato una volta”. Questi i due messaggi, firmati Curva Furlan, per ribadire la propria posizione contraria alla disputa dei match casalinghi del Pordenone. Lo “sbaglio” di cui parlano gli ultras alabardati, si riferisce ad otto anni fa, quando anche il Cagliari, orfano del proprio impianto sportivo, scelse il “Nereo Rocco” per giocare le partite casalinghe. Pure in quell’occasione, la presenza di un’altra squadra – con annessa tifoseria al seguito, che invece mancherà stavolta, vista la disputa delle partite a porte chiuse- nell’impianto di Trieste, infastidì e non poco la parte calda del tifo alabardato. Otto anni dopo, la storia si ripete…

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