Sono tre punti pesantissimi, quelli conquistati dalla Salernitana nel derby dell’Arechi contro la Juve Stabia. Una gara cominciata in salita per la compagine di Gian Piero Ventura, costretta al 5′ in inferiorità numerica per il rosso a Ramzi Aya per fallo da ultimo uomo.

Un successo fondamentale per la formazione del cavalluccio marino, che dopo due pari interni contro Pisa e Cremonese, con in mezzo la sconfitta di misura rimediata a Chiavari, è tornata a fare bottino pieno, confermando la settima posizione in graduatoria, che significa playoff promozione.

LA PARTITA – Nonostante l’inferiorità numerica, la Salernitana fornisce una prova di cuore e mette sotto la formazione stabiese per buona parte del match. La squadra del trainer ligure non si demoralizza dopo l’espulsione, anzi riesce a compattarsi ed a passare in vantaggio al 24′ con Akpa Akpro, abile a battere Provedel con una giocata da calciatore di categoria superiore. La Juve Stabia stringe d’assedio la metà campo granata, ma la Salernitana resiste almeno fino 69′ quando Forte trova il gol del pari, approfittando di una marcatura tutt’altro che impeccabile del subentrato Herteaux. I granata vogliono vincere ed al minuto 81 un sontuoso Cedric Gondo, servito dal “solito” Akpa Akpro, infila col mancino la porta della vespe gialloblu. 2-1 meritato per una Salernitana che, nonostante l’uomo in meno, ha dimostrato di crederci di più, fornendo una prestazione maiuscola in tutti i reparti. L’ivoriano con la maglia numero 15, sostituito nei minuti finali di gioco da Djuric, è stato senza dubbio il migliore in campo, per spirito di sacrificio e per il gol del sorpasso che ha regalato i tre punti ai granata. Per la Juve Stabia, che per la seconda volta in pochi giorni si è ritrovata a disputare quasi l’intero match con un uomo in più ma non ha raccolto nemmeno un punto, si complica ora la lotta salvezza, con le concomitanti vittorie del Trapani (che insegue) e dell’Ascoli, uscito vittorioso da Cosenza ed ora a pari punti con la squadra di Fabio Caserta. Da segnalare, inoltre, l’espulsione comminata a Lamin Jallow, per ingiurie all’arbitro quando già era in panchina dopo essere stato sostituito da Ventura.

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