E’ una sconfitta che sa di prova di maturità non superata, quella rimediata dalla Salernitana al “Del Duca” di Ascoli Piceno. I granata di Gian Piero Ventura, apparsi in evidente difficoltà al cospetto d’una squadra in lotta per non retrocedere, reagiscono troppo tardi e non riescono a portar via dalle Marche nemmeno un punto.

Sotto di due gol dopo appena sedici minuti di gioco, il cavalluccio marino prova a “svegliarsi” per rimettere la gara sui binari giusti ma senza risultato. Prima Trotta e poi Ninkovic, abili ad approfittare di leggerezze piuttosto evidenti commesse sia da Billong che dal portiere Micai, fanno passare un brutto quarto d’ora al team dell’ippocampo, che appare smarrito e senza idee.

Ad inizio ripresa, i bianconeri incrementano il proprio bottino, portando a tre le segnature, ancora con Trotta, che sfugge alla marcatura per nulla efficace di Billong ed insacca il 3-0. Soltanto dopo il terzo “schiaffo”, la Salernitana accenna ad una reazione e accorcia con il marocchino Kiyine, abile a trasformare con freddezza un penalty fischiato per fallo di mano di un difensore ascolano su cross di Walter Lopez. Nonostante il rigore messo a segno, la Salernitana non dà mai l’impressione di tornare seriamente in gara fino all’86’, quando da un pallone lanciato in avanti da Lopez, il “solito” Milan Djuric svetta su tutti e batte Leali per il 3-2 che dà speranze al team dell’ippocampo. Nonostante un forcing finale, con brivido regalato dalla girata in rovesciata di Di Tacchio nell’area di rigore avversaria, la Salernitana non riesce comunque a pareggiare l’incontro, scivolando fuori dalla zona playoff a sole cinque partite dal termine della regular season.

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