di Manuela Di Domenico

Il 25 novembre è una data importantissima per tutta l’umanità. Dal 1999 ricorre, infatti la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.  Una data scelta per ricordare la tremenda uccisione delle tre sorelle Mirabal nel 1960. Un giorno in cui fermarsi a riflettere per trovare soluzioni alla terribile piaga del femminicidio.

In una società come la nostra, un utile mezzo di informazione e diffusione di idee e concetti è sicuramente la lettura. Attraverso le parole dei libri, infatti, si può sensibilizzare la società e metterla di fronte a una delle piaghe più disastrose del nostro tempo. Per l’epoca in cui uscì, Piccole donne di Louisa May Alcott, fu una vera innovazione in campo letterario.  Un romanzo in cui le protagoniste erano donne allegre, giocose, con ambizioni personali e soprattutto lontane dagli standard di femminilità imposti dalla società maschilista del tempo.  Un romanzo che caratterizzò nell’800 una rivoluzione letteraria e che oggi continua ad affascinare milioni di ragazze.

La cosa più bella che può donarci la letteratura è la libertà di essere se stesse, senza vincoli e stereotipi di genere. Tutte noi qualche volta dovremmo sentirci delle Jo March, donne ribelli che vogliono capovolgere gli schemi imposti dalla società per realizzare i propri sogni.

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