Guai a fidarsi del calcio d’estate, certo, però Salernitana-Reggina 2-0 è il miglior “numero 0” che l’Arechi potesse desiderare all’alba d’una nuova stagione. La qualificazione ai 16esimi di finale di Coppa Italia è roba che fa poca storia e ancor meno attualità, ché a dicembre la trasferta di Marassi contro il Genoa sarà probabilmente più un impiccio che una suggestione (per i granata ora le big sono avversarie, non Vip di passaggio con cui condividere passerelle della gloria effimera), eppure, potendo scegliere, perché non cominciare con un bel cocktail (post) ferragostano di gol, applausi, vittoria e pieno d’autostima a sei giorni dal via del campionato di serie A?

Ecco, è proprio quel che accade in una notte di cui diventa stella Federico Bonazzoli: il primo applauso dei 2mila e spiccioli tifosi presenti già al rientro negli spogliatoi dopo il riscaldamento, un gol mangiato dopo un bel numero di Kechrida (26′), uno bellissimo segnato al tramonto del primo tempo con una giocata magica, la doppietta di precisione e cinismo a inizio ripresa, il coro tutto per lui da una Curva spoglia e senza ultras ma con voglia di gioire e incoronare un nuovo bomber, infine la standing ovation. Meglio di così, neppure se gliel’avesse scritto uno sceneggiatore amico del cuore…

Mattatore indiscusso del debutto, Bonazzoli si prende la ribalta in una squadra che parte solo con 5 “reduci” della promozione in serie A tra gli 11 titolari, e però con lo stesso spirito che ha fatto della Salernitana di Fabrizio Castori la favola più bella d’una stagione fa. Compatti e applicati, i granata che aspettano rinforzi nient’affatto di contorno dai titoli di coda del calciomercato (a cominciare da Simy) fanno sembrare facile una partita non scontata, mettendo di fatto fuori dai giochi la Reggina di Alfredo Aglietti già poco oltre metà gara.

Quel che resta del match poi è rotazione, gestione delle forze, il passaggio in corsa della fascia da Djuric a Di Tacchio appena il capitano subentra dalla panchina e il primo abbraccio con i tifosi che hanno “riaperto” una Curva chiusa da 18 mesi (mentre all’esterno dello stadio con il nome da principe gli ultras della Sud Siberiano hanno onorato il gemellaggio con gli amaranto arrivati da Reggio).

Domenica, alle sei e mezzo del pomeriggio, il battesimo per la Salernitana in serie A sarà a Bologna, dove oggi è rocambolescamente passata la Ternana di Cristiano Lucarelli, vincendo una partita pazza per 5-4 e buttando Sinisa Mihajlovic subito fuori dalla Coppa. Falsa partenza, e però, in un senso o nell’altro, guai a fidarsi del calcio d’estate…

 

Il tabellino di Salernitana-Reggina 2-0

SALERNITANA (3-5-2): Belec; Gyomber, Strandberg, Bogdan (19′ st Aya); Kechrida, Obi (12′ st Capezzi), L. Coulibaly (11′ st Di Tacchio), M. Coulibaly, Ruggeri; Djuric (36′ st Kristoffersen), Bonazzoli (36′ st Kastanos).
In panchina: Fiorillo, Jaroszynski, Iannone, Zortea. Allenatore: Castori.

REGGINA (4-4-2): Micai; Lakicevic (22′ st Adjapong) , Cionek, Stavropoulos, Di Chiara; Laribi (13′ st Bellomo), Hetemaj, Crisetig (33′ st Bianchi), Ricci (13′ st Menez); Rivas, Montalto (23′ st Denis).
In panchina: Turati, Gavioli, Loiacono, Regini, Franco, Situm, Liotti. Allenatore: Aglietti.

ARBITRO: Fourneau di Roma (assistenti: Carbone e Lanotte; quarto uomo: Rutella; Var: Di Bello; Avar: Marchetti).

RETI: 47′ pt e 10′ st Bonazzoli (S)

NOTE. Spettatori 2476 di cui 23 ospiti. Ammoniti: Capezzi (S), Hetemaj (R). Angoli: 3-1. Recupero: 2′ pt; 6′ st.

 

(foto di Nicola Ianuale – tratta dalla pagina Facebook della U.S. Salernitana 1919)

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