L’Arechi ha capito. Si è calato nella parte. Un solo fischio, quello d’inizio. E poi a randellare. A spingere. Sotto di un gol, al solito. Poi di due. E se ne fossero arrivati altri quattro, tranquilli, sarebbe stato lo stesso. È bellissimo il modo sfrontato, orgoglioso e quasi “menefreghista” (nel senso che “chissenefrega dove andremo a finire, intanto ti ci portiamo per mano”) di accompagnare la squadra nelle difficoltà, enormi, di questo avvio di stagione, nei tremori di ogni buco difensivo che sembra un gol degli altri, nell’ostinata speranza di segnarne uno, e finalmente oggi ne sono arrivati due, per riscrivere un destino che è una sofferenza garantita. E poi chissà…
Questa Salernitana, va detto, tanto affetto lo sta meritando, perché dà l’anima, corre fino a chiudere sfinita, sbatte sui suoi limiti, fa il possibile spendendosi fino all’ultima goccia di sudore e con la preghiera che basti. Magari il punto con il Verona è un nuovo inizio: da 0-2 a 2-2, è un segno di vitalità, carattere, coraggio. Ché poi, si sa… Quaggiù c’è da soffrire, resistere e boccheggiare. Gestendo al massimo il respiro. Di meglio c’è altrove. Qui tocca capire. E calarsi nella parte…
LA PARTITA
In campo il primo punto della Salernitana neo promossa in serie A è arrivato in fondo a una serata batticuore. E’ finita 2-2 all’Arechi contro il Verona una partita che ai granata pareva irrimediabilmente sfuggita di mano dopo mezzora, e che invece la squadra di Castori è stata bravissima a riprendere grazie ai gol di Cedric Gondo e Mamadou Coulibaly, due protagonisti della promozione dello scorso anno.
Dopo quattro sconfitte in altrettante giornate, sulla scia della bella seppur sfortunata prestazione offerta contro l’Atalanta, la formazione del cavalluccio marino ha dato prova di vitalità, muovendo finalmente la classifica che la vede comunque ancora all’ultimo posto in solitaria.
Dopo quattro sconfitte in altrettante giornate, sulla scia della bella seppur sfortunata prestazione offerta contro l’Atalanta, la formazione del cavalluccio marino ha dato prova di vitalità, muovendo finalmente la classifica che la vede comunque ancora all’ultimo posto in solitaria.
Il Verona di Tudor, reduce dal sorprendente successo al Bentegodi contro la Roma, ha approcciato il match dell’Arechi alla grande, passando a condurre già dopo 7′: azione avviata da Ilic, rifinitura di Caprari e colpo vincente di Kalinic. Sospinta dall’affetto dei suoi encomiabili tifosi, la Salernitana non ha mollato, sfiorando il pari con Simy, impreciso di testa su assist di Ribery (11′). Generosamente protesi in avanti a caccia del pari, i granata hanno beccato il raddoppio veneto al 30′: Ilic per Kalinic, tocco delicato e Belec gelato. Qui l’ippocampo ha temuto un’altra imbarcata. Ma stavolta coraggio e un pizzico di buona sorte hanno permesso ai ragazzi di Castori di tornare in partita. Fondamentale il gol dell’1-2 di Gondo, a un sospiro dall’intervallo, sull’ultimo pallone scodellato su calcio di punizione da Ribery.
Rientrata in campo di nuovo in gara, la Salernitana ha rischiato a inizio ripresa quando Kalinic (2′), scatenato, ha colpito un palo. Il pareggio è stato poi sfiorato da Djuric, subentrato a un Simy ancora lontano dalle prestazioni attese, ma il bosniaco ha mancato il colpo su assist di Ranieri. I granata ci hanno creduto, trovando al 31′ del secondo tempo il meritato 2-2 grazie a Mamadou Coulibaly, che ha sospinto in rete un pallone sporco calciato da Gagliolo (il calciatore che ha fatto più fatica tra quelli di casa).
Nella bolgia dell’Arechi, l’ippocampo ha cercato anche il gol del sorpasso, ma alla fine ha ringraziato una traversa su cui è finita una punizione calciata da Barak. Il popolo salernitano ha comunque applaudito, con convinzione, la squadra di Castori. Il primo punto dopo quattro ko di fila dà fiducia in vista della trasferta di domenica al Mapei Stadium di Reggio Emilia, casa del Sassuolo, dove i granata cercheranno di sbloccarsi anche in trasferta.
Nella bolgia dell’Arechi, l’ippocampo ha cercato anche il gol del sorpasso, ma alla fine ha ringraziato una traversa su cui è finita una punizione calciata da Barak. Il popolo salernitano ha comunque applaudito, con convinzione, la squadra di Castori. Il primo punto dopo quattro ko di fila dà fiducia in vista della trasferta di domenica al Mapei Stadium di Reggio Emilia, casa del Sassuolo, dove i granata cercheranno di sbloccarsi anche in trasferta.
(foto FB ufficiale US Salernitana 1919/Nicola Ianuale)